Primi piatti

La cucina messinese

Primi piatti - Messina

Protagonista incontrastata dei primi piatti della Cucina messinese e alimento principe della cosiddetta “cucina mediterranea” è la pasta. Di antica origine berbero-araba, il cui uso si diffuse nell’Isola grazie al clima favorevole che consentiva una rapida essiccazione naturale e al grano duro coltivato in abbondanza, già nel 1139 lo storico e geografo arabo Idrisi, nella sua opera “Il libro di Ruggero”, parla dell’”Itrya” che sopravvissuta nel dialetto siciliano come “tria”, indica un tipo di spaghetto molto sottile noto come “capellini d’angelo”. Bisognerà dunque sfatare, una volta per tutte, la credenza che attribuisce ai viaggi di Marco Polo in Estremo Oriente l’introduzione della pasta in Europa, poiché già 100 anni prima gli spaghetti siciliani erano conosciuti in un’area molto vasta del bacino sud-mediterraneo.

Pasta ‘ncaciata

Piatto tipico del Mezzagosto messinese la “pasta 'ncaciata”, preferita anche dal Commissario Montalbano, nella variante più comune è un timballo di rigatoni, passata di pomodoro, carne di manzo macinata, piselli, melanzane fritte, salame a fette, caciocavallo, uova, pecorino grattugiato, cipolla, aglio, vino bianco, basilico, sedano, olio extra vergine di oliva, sale e pepe. Prende il nome dal particolare modo di preparazione che prevede la cottura al dente della pasta poi mischiata in una casseruola col condimento. Posta la casseruola su uno strato di brace ardente, anche il coperchio viene coperto di brace in maniera che la cottura avvenga “cu focu i sutta e u focu i supra” (col fuoco di sotto e col fuoco di sopra). Ecco perché si chiama “’ncaciata” perché “’u ncaciu”, nel dialetto, significa rivestire di brace la casseruola.

Pasta a “picchi pacchi”

Tipico piatto messinese che esprime l’umiltà della sua origine, la povertà della cucina di ieri, ma non per questo meno dignitoso di altri. Gli ingredienti sono pasta (spaghetti, bucatini, linguine, margherita, etc.), cipolla, aglio, pomodori maturi, basilico, sale, pepe, olio extra vergine d’oliva. I “picchi pacchi” sono lumachine particolarmente apprezzate in Sicilia e simbolo di modestia e povertà. Altre interpretazioni vogliono che il nome del piatto ricordi sia il rumore dello sfrigolìo dell’aglio nell’olio oppure una derivazione da “pacchiuneddu”, vezzeggiativo di “pacchiuni” (grasso), aggettivo che in Sicilia indica il modo di definire i bimbi grassottelli.

Pasta “’a carrittera”

Piatto povero, semplice ma gustosissimo, gli spaghetti “’a carrittera” (carrettiera) devono questo nome agli antichi carrettieri siciliani che, volendo gustare la pasta anche durante i loro lunghi e faticosi viaggi, cucinavano questa pietanza con prodotti dalla facile conservazione. Gli ingredienti sono, infatti, spaghetti, filetti di alici, pangrattato, pomodorini di Pachino, aglio, olio extra vergine di oliva, prezzemolo, noce moscata e sale.

Fave “a cunigghiu”

Di tradizione tipicamente siciliana, le “fave a cunigghiu” (a coniglio) sono un piatto di antichissima origine. Devono questo nome al fatto che, per mangiarle, non si adoperano le posate ma si prendono tra le dita intaccando la capoccetta della fava, una maniera che ricorda, infatti, i conigli. Possono essere preparate sia con le fave secche (ma in questo caso devono essere immerse in acqua per almeno 8 ore) o fresche, grosse e un po' durette. Ingredienti sono le fave fresche o secche, aglio, alloro origano, olio extra vergine di oliva, sale e pepe.  

Pasta “cu maccu”

Piatto diffuso in antico nell’entroterra siciliano, dove la cucina contadina fa grande uso di legumi, verdure e ortaggi, è un passato di fave secche, condito in modo diverso a seconda delle zone dell’Isola: con il finocchio selvatico nella provincia di Enna, con la zucca gialla nel palermitano; con le lenticchie a Petralia Sottana; col prezzemolo, sedano, cipolla, carota, noce moscata, olio di oliva nel messinese. Il maccu” si gusta con gli spaghetti spezzettati corti ed è stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.). Si può mangiare tiepido o freddo ma un antico detto messinese recita “è megghiu u maccu quannu e friddu” (e meglio il “maccu” quando è freddo)

Risotto alla marinara

Può essere chiamato risotto alla pescatora o risotto ai frutti di marerisotto alla marinara, cambia il nome ma la sostanza è sempre la stessa, un piatto che si trova diffuso in tutte le località di mare della Sicilia. Gli ingredienti sono riso, vongole veraci, cozze, gamberetti, calamaretti, caciocavallo grattugiato, carota, cipolla, scorza di limone, prezzemolo, sedano, vino bianco secco, basilico, pomodorini, peperoncino piccante, aglio, olio extra vergine di oliva, sale e pepe.   

Pasta con le zucchine

La particolarità di questo piatto, oltre alla pasta rigorosamente spaghetti o “maggarita” (margherita, spaccatella), è nelle zucchine che devono essere quelle bianche di Sicilia, cioè di colore verde chiarissimo, estive e utilizzate esclusivamente per la frittura. Gli ingredienti sono le zucchine bianche siciliane, spaghetti, olio extra vergine di oliva, cipolla, pecorino grattugiato, sale, pepe nero.

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