Il sentiero dei due mari: trekking ad anello (15,2 km)

Il sentiero dei due mari

Trekking ad anello (15,2 km)

Quando si parla di un’isola e di una città di mare, generalmente si pensa ad un turismo estivo fatto di spiagge, di barche, di sole e di ombrelloni e non certamente ai monti, alle foreste ed al trekking d’altura. Cercheremo di sfatare questi luoghi comuni.

Ci troviamo in Sicilia, precisamente a Messina, nella città del Peloro ed in prossimità di Monte Dinnammare che l’abitante messinese definisce “A coddha” da colle (ndr).

Inizia, qui la catena dei Monti Peloritani che si estende, proseguendo verso ovest, per 65 km, incastonata come una perla di rara bellezza tra lo Stretto di Messina e la catena dei Monti Nebrodi, accompagnata a nord ed ad est dai due mari, lo Ionio ed il Tirreno ove sfociano numerose fiumare che dalle alture portano i corsi d’acqua a scorrere tra importanti vallate.

I monti sono percorsi interamente da un’antica strada sterrata che prende il nome di Dorsale dei Peloritani, resa carrabile nei primi anni del ‘900 dal Genio Militare per raggiungere Portella Mandrazzi a Novara di Sicilia e, da qui, immettersi sulla Strada di Randazzo fino alla città di Enna (antica Castrogiovanni), punto centrale e strategico per la difesa dell’Isola in caso di paventati sbarchi nemici.  

La catena montuosa insieme a quella dei Nebrodi e delle Madonie compongono lo straordinario Appennino siculo. Nasce così uno dei sentieri più suggestivi della Sicilia che prende il nome, per l’appunto, di “Il sentiero dei due mari”.

Tempo previsto
1 giornata
Distanza da percorrere
15 Km
Mezzo di trasporto consigliato
Piedi
Adatto a
Tutti
1
Prima Tappa

Partenza: Ripetitori Santuario di Dinnammare

Partendo dai ripetitori (1050m), qualche tornante prima del Santuario di Dinnammare, si imbocca la vecchia strada militare, ed immediatamente sulla sinistra, si apre la prima finestra sullo Stretto di Messina e la falce del porto storico della città.

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Seconda Tappa

Portella Larderia

Proseguendo sul versante ionico, in leggera discesa, in affaccio sulla vallata di San Filippo, dopo 1,2 km, si incontra “Portella Larderia” dove lo sguardo comincia a spaziare sui due mari, Ionio e Tirreno. Improvvisamente la sterrata si copre di vegetazione con l’approssimarsi del bosco composto da roverella, leccio, sughera, pino e castagno. In corrispondenza della Portella si scende verso destra seguendo la sterrata che conduce verso Rometta.

Dopo alcuni lunghi tornanti si raggiunge il bivio Brignoli, dove si prosegue verso sinistra incontrando l’area attrezzata omonima.

Il sentiero dei due mari: trekking ad anello (15,2 km)
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Terza Tappa

Panorama sulle Isole Eolie e Golfo di Milazzo

Proseguendo il panorama si apre e, come d’incanto, appare lo straordinario scenario delle Isole Eolie, insieme al Golfo di Milazzo con l’omonimo Promontorio: siamo a “Portella vento” (punto più basso dell’itinerario 683 m), uno dei luoghi più panoramici del versante Tirrenico. Si prosegue sul sentiero “Girasì” e, dopo un tratto su sterrata, il terreno diventa roccioso assumendo sembianze di tipo alpino.

Prima del Rifugio e del Puntale Girasì, si devia verso sinistra, in salita, passando accanto alla fonte del Soldato. Si raggiunge una portella sulla strada militare (Dorsale dei Peloritani). La si lascia sulla destra, per imboccare il sentiero che taglia i tornanti, verso sinistra, in salita. Ci si immette nuovamente sulla Dorsale e la si segue per circa 1 km.

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Quarta Tappa

Case Maressa – Area di sosta

In corrispondenza di un tornante panoramico che precede il bivio di Puntale Bandiera, si imbocca, sulla destra un sentierino di cresta, in ripida discesa per raggiungere il sentiero di mezzacosta che, verso sinistra in leggera salita, conduce al Rifugio e all’area attrezzata “Case Maressa”, dove è possibile sostare per il pranzo. Si prosegue nuovamente sulla Dorsale per tornare al punto di partenza, ammirando, sulla destra, la costa calabra distesa da Palmi a Scilla, con l’immagine dello Stretto che unisce idealmente il continente con la nostra Isola.

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Quinta Tappa

Santuario di Dinnammare

In cima al monte a 1127 metri s.l.m. si erge una piccola chiesetta che viene conosciuta col nome di "Santuario di Dinnammare". Ricostruito nell’attuale sito dal Genio Militare a cavallo tra il XIX e il XX secolo, il Santuario era anticamente ubicato dove sorge attualmente il Ponte Radio Interforze, area in cui fu costruito il Forte di Dinnammare facente parte del Sistema di Difesa dello Stretto.

Leggende affascinanti riguardano questo luogo e la costruzione del suo simbolo religioso. 
Si narra che in epoca bizantina nella zona di Maregrosso fu scoperto un quadro di una Madonna che fu lasciato sulla spiaggia dai mostri marini e ritrovato da alcuni pescatori che decisero, dopo le numerose presenze di fedeli, di prelevarlo e portarlo nella chiesetta del monte. 

Un’altra leggenda narra che sul monte, un pastorello della famiglia Occhino trovò una tavoletta di marmo con il volto della Madonna e la portò a casa, la mattina seguente scoprì con stupore che la tavoletta non c'era più e risalito sul monte la ritrovò dove l'aveva lasciata. La riprese un'altra volta e con la stessa cura gli diede una sistemazione a casa sua, ma il giorno successivo il quadro scomparve di nuovo e fu ritrovato sul monte. Era evidente che la Madonna volesse rimanere lì, dov'era apparsa la prima volta, per cui si decise di costruire la chiesetta.

Più volte, nel corso dei secoli, le varie icone della Madonna furono trafugate da ignoti e poi ricostruite, il più delle volte a spese dei fedeli e degli abitanti del luogo. L’attuale icona della Madonna, splendida opera del pittore Michele Panebianco (Messina, 1805-1873), viene custodita nella Chiesa di San Giovanni Battista a Larderia, paese di origine del pastorello Occhino che si trova ai piedi del monte. Ogni anno, nella notte fra il 3 ed il 4 agosto iniziano i festeggiamenti con la processione dei fedeli a seguito del quadro della Madonna che viene trasferito a piedi nel Santuario di Dinnammare. L'icona rimane meta di pellegrinaggi, fino al 5 agosto. 

La mattina del 5 ricomincia il cammino dei fedeli, per il rientro a Larderia, facendo sosta a San Biagio, da dove il quadro riparte su un fercolo di legno adorno di fiori e, a tarda sera, fra canti, danze e fuochi d’artificio, fa ritorno nella Chiesa di Larderia.

Il sentiero dei due mari: trekking ad anello (15,2 km)

Scheda Tecnica

Punto di partenza e di arrivo: presso Ripetitori ai piedi del Santuario di Dinnammare
Lunghezza percorso (ad anello): 15,2 km

Altimetria: 683/1066m
Tempo di percorrenza: 5/6 ore

Punti acqua: n. 3

Rifugi Forestali: n. 2

Info e prenotazioni:

web: www.camminareipeloritani.it/