Trekking

Camminare attraverso la Natura

Trekking Messina

Territorio di grande bellezza e in massima parte incontaminato, i Monti Nebrodi e i Monti Peloritani raccontano, a chi li percorre a piedi, la loro storia antichissima.

Trekking Messina

Trekking

L’attività motoria dell’escursionismo, cioè il camminare in un territorio lungo percorsi inconsueti per divertimento o studio, in inglese si chiama trekking derivando il termine da to trek, cioè camminare lentamente. Luogo privilegiato del trekking è generalmente la montagna che il territorio della Città Metropolitana di Messina, con le catene montuose dei Peloritani e dei Nebrodi, offre ampiamente. Al trekking si unisce il birdwatching, cioè l’osservazione degli uccelli nel loro habitat, l’osservazione di specie botaniche, di fenomeni naturali e la visita di monumenti. A Messina opera il Gruppo Escursionistico Peloritano “Camminare i Peloritani”, nato dalla comune passione di alcuni amici per la montagna e per le escursioni. Nella loro pagina facebook si legge: “Il gruppo ha svolto negli anni un’attività costante con escursioni, pellegrinaggi e lunghi cammini, dando una spinta forte al territorio, alla montagna ed alle persone che vogliono avvicinarsi ad essa, attraverso, inoltre, a documentari e alla pubblicazione del volume “Camminare e raccontare i Peloritani” in collaborazione con Padre Giovanni Lombardo.” (Email: camminarepeloritani@yahoo.it, www.camminareipeloritani.it).

LO SAPEVI CHE?

La Foresta di Camaro sui Peloritani è antichissima e sul limitare ad ovest esistono ancora i resti della cosiddetta "Casa del Re", echeggianti antichi fasti di regnanti, forse aragonesi, qui impegnati in appassionanti battute di caccia.

I percorsi di Trekking a Messina

Molti i percorsi di Trekking i cui punti di riferimento sono i Monti Peloritani e i Monti Nebrodi. La cascata di San Filippo Superiore, Casale del Comune di Messina, rappresenta un’interessante meta di escursionismo all’interno della “Valle dei Mulini” lungo il torrente San Filippo. Sui Monti Peloritani alcune escursioni sono quelle del “Sentiero Natura Ziriò” sulla Dorsale Peloritana, un percorso fra aree boschive di conifere e latifoglie dove si trova il rifugio il “Cinghiale”; “Dinnammare” col suo Santuario e la possibilità, durante le migrazioni dei rapaci, di osservare il volo di aquile e falchi; “Fiumedinisi", Borgo esistente in epoca normanna dominato dai resti del Castello medievale. Sui Monti Nebrodi al confine coi Peloritani escursioni affascinanti sono quelle della “Rocca salvatesta” nel Borgo medievale di Novara di Sicilia, definita il “Cervino di Sicilia” per la somiglianza alla montagna alpina; l’”Argimusco” in territorio di Montalbano Elicona, luogo affascinante per i misteriosi megaliti e, sempre a Montalbano, i mulini ad acqua nel fondo valle del torrente Elicona; le “Rocche del Crasto” in territorio di Alcara Li Fusi e S. Marco d’Alunzio, splendide rocce dolomitiche.

Camminare e raccontare i Peloritani

Meta irrinunciabile del trekking sono i Monti Peloritani cui Pasquale D’Andrea, insieme ad un altro appassionato, Padre Giovanni Lombardo, hanno dedicato il loro libro dal titolo “Camminare e raccontare i Peloritani Trekking”. Una guida in un ambiente incontaminato in 66 itinerari con approfondimenti territoriali, storico-culturali, artistico-architettonici e naturalistici. Fiore all’occhiello dei Peloritani e meta di trekking è la cosiddetta “Foresta di Camaro”, ma, il massiccio disboscamento per favorire l'agricoltura e la pastorizia, trasformò la Foresta - già appartenuta nel secolo XII ai monaci Basiliani del SS. Salvatore dei Greci - in pascolo: ciò fu causa di micidiali alluvioni nel sec. XIX. Per tale motivo, il rimboschimento divenne obbligatorio, per legge, nel 1874. Dal 1878 al 1880 venne eseguita un'estesissima semina di querce e castagni, poi interventi sporadici e quindi più costanti, fino a quando, nel 1895, la Foresta di Camaro completamente rimboschita fu consegnata al Comune di Messina. Il suo patrimonio boschivo è stato ricostituito con alberi di pino domestico e comprende rovere, leccio, sughero, cerro-sughero, castagno, robinia, pioppo, salice e ginestra dell'Etna.

(foto “Camminare i Peloritani”, Gruppo Escursionistico Peloritano)

Monti Peloritani
98022 Fiumedinisi ME