Teatro Greco di Tindari

Luogo di magica atmosfera

Teatro Greco di Tindari

Il Teatro nella Grecia antica

L’architettura teatrale, nella Grecia antica, raggiunge la sua completa definizione nel VI-V secolo a.C. Gli elementi essenziali che ne caratterizzano la composizione sono la cavea (koilon) addossata al fianco di una collina e ottenuta per parziale scavo, a pianta semicircolare e contenente le gradinate per gli spettatori; la scena (skené), edificio a pianta rettangolare e a più elevazioni a carattere monumentale, disposto sull’asse centrale e davanti alla cavea, realizzato in pietra con la facciata decorata da elementi architettonici; l’orchestra (orkhestra), lo spazio centrale circolare fra la scena e la cavea dove in origine si danzava, successivamente riservato al coro e dov’era ubicato l’altare di Dioniso (thymele). Gli altri elementi funzionali del Teatro Greco sono il pòdion (podio), cioè il primo gradino davanti all’orchestra contenente i trònoi, sedili con schienali e bracciali riservati alle autorità civili e religiose, l’attuale prima fila. Le gradinate suddivise in cunei (kerkidès) e attraversate nella parte mediana da un gradino più largo, il diàzoma che divideva la parte alta da quella bassa, erano raggiungibili dagli spettatori mediante scalette trasversali (klimakes).

LO SAPEVI CHE?

L’avvocato Marco Tullio Cicerone che si trovava in Sicilia per le sue inchieste sulle predazioni di Gaio Licinio Verre, corrotto governatore della Sicilia tra il 71 e il 69 a.C., nelle “Verrine” descrisse il Foro di Tyndaris dove si svolse la vicenda di Sopatro, magistrato del Senato di Tindari che fu denudato e umiliato da Verre che, in cambio della sua libertà, costrinse i cittadini a consegnargli la statua di Mercurio, da quel momento definitivamente perduta.

Il Teatro Greco di Tindari

Il Teatro di Tindari fu oggetto di due importanti campagne di scavi nel ‘900: la prima nel 1938 dal Soprintendente alle Antichità della Sicilia Orientale Giuseppe Cultrera, la seconda fra il 1960 e il 1966 dal suo successore Luigi Bernabò Brea. Il Teatro ha un koilon (cavea) del diametro di metri 76 circa che si apre verso il mare ed era diviso in 11 kerkides (cunei) separati da 10 klimakes (scalette) con una capienza di 3000 spettatori. La scena era alta circa metri 12 con al piano inferiore un porticato e nel mediano tre porte delle quali la centrale di dimensioni maggiori (la cosiddetta “porta regia”), fiancheggiate da semicolonne doriche. I reperti ceramici recuperati nell’area del koilon, datano la costruzione del Teatro tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. In avanzata età romana imperiale subì sostanziali modifiche per consentire lo svolgimento dei combattimenti di gladiatori e le venationes (combattimenti con animali feroci) trasformando l’orchestra in arena (conistra) e realizzando, con l’eliminazione dei primi 4 gradini, un alto podio (m. 2,50 di altezza) per proteggere l’incolumità degli spettatori durante le battaglie con le belve da loro eventuali sconfinamenti.

I festival, le rappresentazioni, le manifestazioni oggi

Dal 1956 nel Teatro greco di Tindari si svolge il “Tindari Festival” con rappresentazioni di danza, musica e teatro. Dal 2001, invece, con Taormina, ha sede il “Festival del Teatro dei Due Mari” con grandi classici, rivisitazioni, danza e teatro contemporaneo. Dall’agosto del 2014 il Teatro ospita “Indiegeno Fest”, festival di musica in cui si sono esibiti grandi nomi di artisti del panorama musicale italiano e giovani leve come gli Afterhours, Raffaele Cassandra, Giovanni Truppi, Brunori Sas, Niccolò Fabi, GnuQuartet, Marta sui Tubi, Carmen Consoli, Eugenio Finardi, Daniele Silvestri, Levante, Cosmo, Carl Brave, Margherita Vicario, Tosca, Gabriella Martinelli e tanti altri. Si tratta di un evento organizzato da Leave Music, uno dei principali appuntamenti estivi nel Meridione e un legame fra la terra siciliana e la musica, fra passato e presente in un percorso alla scoperta e alla valorizzazione di bellezze artistiche e paesaggistiche, di cibi, natura incontaminata e musica di qualità. L’evento, infatti, col patrocinio del Comune di Patti, oltre che nel Teatro Greco di Tindari si svolge nelle spiagge della riserva naturale di Marinello, nell’isola di Salina e nel centro storico di Patti.

Teatro Greco di Tindari
Via Teatro Greco, 98066 Tindari ME