
Il Teatro nella Grecia antica
L’architettura teatrale, nella Grecia antica, raggiunge la sua completa definizione nel VI-V secolo a.C. Gli elementi essenziali che ne caratterizzano la composizione sono la cavea (koilon) addossata al fianco di una collina e ottenuta per parziale scavo, a pianta semicircolare e contenente le gradinate per gli spettatori; la scena (skené), edificio a pianta rettangolare e a più elevazioni a carattere monumentale, disposto sull’asse centrale e davanti alla cavea, realizzato in pietra con la facciata decorata da elementi architettonici; l’orchestra (orkhestra), lo spazio centrale circolare fra la scena e la cavea dove in origine si danzava, successivamente riservato al coro e dov’era ubicato l’altare di Dioniso (thymele). Gli altri elementi funzionali del Teatro Greco sono il pòdion (podio), cioè il primo gradino davanti all’orchestra contenente i trònoi, sedili con schienali e bracciali riservati alle autorità civili e religiose, l’attuale prima fila. Le gradinate suddivise in cunei (kerkidès) e attraversate nella parte mediana da un gradino più largo, il diàzoma che divideva la parte alta da quella bassa, erano raggiungibili dagli spettatori mediante scalette trasversali (klimakes).