
San Saba, Casale di Messina
Antico Borgo marinaro di pescatori, San Saba, popolarmente chiamato anche Santu Sabba in dialetto messinese, prese questo nome in onore del patrono San Saba (Mutalasca in territorio di Cesarea in Cappadocia 439 – 5 dicembre 532) Archimandrita, la cui statua con la scritta “SAN SABA” fu ritrovata in una cassetta nel mare antistante. I suoi attributi sono la mela e il leone, il frutto perché da giovane, quando era nel Monastero di Flavianae, vide una bella mela, la staccò e fece per addentarla, poi si ricordò del peccato originale di Adamo e ed Eva e la gettò lontano da lui, promettendo a sé stesso di non mangiarne mai nella sua vita. Il leone, invece, ricorda quando il Santo, ormai anziano, si ritirò in una grotta abitata dalla belva e che l’animale tentò in tutti i modi di trascinarlo fuori e quando il Santo gli disse che entrambi erano figli di Dio e che nella grotta c’era spazio a sufficienza per tutti e due, il leone con reverenza si allontanò lasciandogli la caverna. Nel suo territorio all’estrema punta orientale, a Capo Rasocolmo, si ergono le Montagne di Sabbia che si dispiegano dalla roccia a picco sul mare, una meraviglia della natura molto frequentata in estate.