Montagne di Sabbia - Capo Rasocolmo

A guardia degli sbarchi turcheschi

Montagne di Sabbia (Capo Rasocolmo)

Capo Rasocolmo, per le sue caratteristiche geomorfologiche, naturali e paesaggistiche, rappresenta una caratteristica geografica del territorio comunale messinese, conosciuto sin dall’antichità.

San Saba, Casale di Messina

Antico Borgo marinaro di pescatori, San Saba, popolarmente chiamato anche Santu Sabba in dialetto messinese, prese questo nome in onore del patrono San Saba (Mutalasca in territorio di Cesarea in Cappadocia 439 – 5 dicembre 532) Archimandrita, la cui statua con la scritta “SAN SABA” fu ritrovata in una cassetta nel mare antistante. I suoi attributi sono la mela e il leone, il frutto perché da giovane, quando era nel Monastero di Flavianae, vide una bella mela, la staccò e fece per addentarla, poi si ricordò del peccato originale di Adamo e ed Eva e la gettò lontano da lui, promettendo a sé stesso di non mangiarne mai nella sua vita. Il leone, invece, ricorda quando il Santo, ormai anziano, si ritirò in una grotta abitata dalla belva e che l’animale tentò in tutti i modi di trascinarlo fuori e quando il Santo gli disse che entrambi erano figli di Dio e che nella grotta c’era spazio a sufficienza per tutti e due, il leone con reverenza si allontanò lasciandogli la caverna. Nel suo territorio all’estrema punta orientale, a Capo Rasocolmo, si ergono le Montagne di Sabbia che si dispiegano dalla roccia a picco sul mare, una meraviglia della natura molto frequentata in estate.

LO SAPEVI CHE?

Secondo quanto scrive Giulio Antonio Filoteo degli Omodei (1500? – 1573 circa), l’etimologia del Capo deriva dal fatto di essere stato un pianoro elevato privo di vegetazione: “Il promontorio da Ptolomeo e dagli altri detto Falario [è] quasi calvo e nudo di piante; per il che oggi è chiamato Rasocolmo, dove è una torre per guardia della marina (cioè sommità rasa e calva)”.

Le Montagne di Sabbia

La Spiaggia di Capo Rasocolmo, ad una ventina di chilometri da Messina sul mar Tirreno, si estende all'estremità nord orientale della Sicilia. Ai piedi del promontorio da cui si gode un vasto panorama che spazia da Capo Milazzo all’arcipelago delle Eolie, si trovano le famose Montagne di Sabbia, un geosito con formazioni dunali di sabbia chiara raggiungibile dal lungomare del Borgo di San Saba in direzione est. Si tratta di piccoli promontori rocciosi che con l’azione concomitante dell’erosione marina e ed eolica e la sabbia sospinta in alto dai venti invernali che li ha ricoperti, ha generato un unicum ambientale che si affaccia su un mare trasparente e cristallino, ideale per gli amanti del nuoto. Le Montagne di Sabbia, che digradano maestose ed alte dalla roccia verso il mare, a parte la loro visione spettacolare, per la leggera pendenza sono facilmente scalabili e consentono le arrampicate verso la parte sommitale di esse, per poi lasciarsi scivolare dolcemente in basso su una sabbia soffice a grana particolarmente fina. Un tempo, ora non più, il posto era frequentato anche dai nudisti che sceglievano questo angolo di paradiso per abbronzarsi integralmente.

La torre di avvistamento di Capo Rasocolmo

La torre di Rasocolmo sull’omonimo Capo, antecedente al sec. XVI e che l’architetto senese Tiburzio Spannocchi, incaricato di progettare nuove torri di avvistamento dal Vicerè di Sicilia, Marcantonio Colonna, definì nel 1596 la “torre vecchia al capo rasocolmo”, è stata trasformata in faro della Marina Militare. La torre che Francesco Gioeni nel 1645 chiama “[…] torrione di Raisi Colmo”, dovette essere di epoca tardo-medievale e infatti, dai documenti relativi al progetto fortificatorio di Martino I detto il Giovane nell’Archivio di Stato di Palermo, si legge che tra Messina e Cefalù, nel 1405, vennero erette tre torri ed altrettante restaurate. La riparazione di una di queste, quella di Capo Rasocolmo, venne affidata a Nardo de Aliberto. Tiburzio Spannocchi ancora la definisce “[…] luoco eminente e disastroso”, quindi, da riparare. Successivamente, anche Camillo Camilliani insiste su tali interventi di restauro “[…] incomplita, sì come si vede nel libro delle torri”.  Oggi, come si è detto, la torre è stata trasformata in faro della Marina Militare. Con ogni probabilità, sotto il moderno intonaco, dovrebbero celarsi le antiche strutture murarie in pietrame della torre medievale.

Capo Rasocolmo
Strada Statale 113 diramazione - 98162 Messina ME