
La Chiesa Madre di San Nicolò e di Maria SS. Aracoeli
Edificata nel 1584, la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò ad una navata con 12 cappelle laterali, conserva un monumentale arco trionfale marmoreo rinascimentale che incornicia l’abside. Fra le opere d’arte, di rilievo sono un dipinto di ignoto con “L’ultima Cena” (XVIII secolo); una tela raffigurante la “Madonna del Rosario” (1655) di G. Tomasi; un dipinto con le “Anime del Purgatorio” (sec. XVII) di ignoto e, nella cappella intitolata ai santi Patroni Marco e Nicola, le relative statue marmoree con l’Eterno Padre, l’Arcangelo Gabriele e Maria Annunziata (sec. XVI).
La Chiesa di Maria SS. Aracoeli, edificata nel XII secolo sulle rovine di un tempio pagano, fu consacrata e ingrandita nel 1494 e poi ricostruita nella forma attuale nel 1630. A tre navate separate da colonne tuscaniche in marmo rosso locale, conserva i dipinti con S. Biagio e S. Caterina (sec. XVII), i santi Filippo e Giacomo (sec. XVIII) e la SS. Trinità (sec. XVII). Il Crocifisso ligneo, opera di Scipione Li Volsi da Tusa (sec. XVII), l’ultimo venerdì di marzo è portato a spalla da 33 incappucciati vestiti di blu (“babbaluti”). In ambiente sotterraneo si trova il putridarium ricavato nel 1722 come cripta della famiglia Greco con le mummie dei componenti.