San Marco d’Alunzio

Dalla greca Alontion al Borgo medievale di San Marco

 

San Marco d’Alunzio

Fondato nel IV sec. a.C. (il piccolo tempio di Ercole risale a tale epoca), durante la dominazione greca Alontion fu un centro fiorente. Conquistato dai romani e proclamato municipium autonomo, fu ribattezzato Aluntium. Passato ai bizantini e quindi agli arabi, sotto i Normanni nell’XI secolo divenne il loro centro di governo e denominato San Marco. Nel 1061 Roberto il Guiscardo vi fondò il primo castello normanno della Sicilia. Fu infeudato in epoca aragonese per passare poi ai Filangieri che lo governarono sino alla fine del feudalesimo in Sicilia.

La Chiesa Madre di San Nicolò e di Maria SS. Aracoeli

Edificata nel 1584, la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò ad una navata con 12 cappelle laterali, conserva un monumentale arco trionfale marmoreo rinascimentale che incornicia l’abside. Fra le opere d’arte, di rilievo sono un dipinto di ignoto con “L’ultima Cena” (XVIII secolo); una tela raffigurante la “Madonna del Rosario” (1655) di G. Tomasi; un dipinto con le “Anime del Purgatorio” (sec. XVII) di ignoto e, nella cappella intitolata ai santi Patroni Marco e Nicola, le relative statue marmoree con l’Eterno Padre, l’Arcangelo Gabriele e Maria Annunziata (sec. XVI).

La Chiesa di Maria SS. Aracoeli, edificata nel XII secolo sulle rovine di un tempio pagano, fu consacrata e ingrandita nel 1494 e poi ricostruita nella forma attuale nel 1630. A tre navate separate da colonne tuscaniche in marmo rosso locale, conserva i dipinti con S. Biagio e S. Caterina (sec. XVII), i santi Filippo e Giacomo (sec. XVIII) e la SS. Trinità (sec. XVII). Il Crocifisso ligneo, opera di Scipione Li Volsi da Tusa (sec. XVII), l’ultimo venerdì di marzo è portato a spalla da 33 incappucciati vestiti di blu (“babbaluti”). In ambiente sotterraneo si trova il putridarium ricavato nel 1722 come cripta della famiglia Greco con le mummie dei componenti.

LO SAPEVI CHE?

San Marco d'Alunzio è stata la location dei film “Volevo gli occhi blu” (2008), con Nino Frassica e Tony Sperandeo per la regia di Francesco Lama e “Abbraccialo per me” (2016), regia di Vittorio Sindoni con Stefania Rocca e Moisè Curia, ispirato a una storia vera.

La Chiesa di San Teodoro dei Quattro Santi Dottori

Fondata nel XVI secolo, nel 1545 fu annessa al monastero delle monache benedettine (“Badia piccola” o “nica”). A pianta di croce greca, è decorata da stucchi in gesso settecenteschi con raffigurazioni bibliche: “Giuditta vincitrice d’Oloferne”, la “Caduta della manna nel deserto”, la “Parabola del figliol prodigo”, le “Quattro Virtù Teologali”, i “Quattro santi della famiglia benedettina”. Adiacente alla chiesa si trova la cappella bizantina “dei Quattro Santi Dottori” della Chiesa orientale (XI secolo). Fra gli affreschi che vanno dall’XI al XVII secolo, notevoli sono quelli dell’XI secolo raffiguranti: nel catino la Madonna col Bambino; nella zona media i quattro Santi Dottori S. Giovanni Crisostomo, S. Gregorio Nazianzeno, S. Basilio Magno, S. Atanasio. Il Museo Bizantino-Normanno annesso è ospitato presso l'ex Monastero delle benedettine e comprende tre Sezioni: Archeologica, Arti figurative bizantino-normanne e Medioevo nei Nebrodi. Fra i reperti esposti, un lapidario di epoca greco-romana; reperti ceramici compresi tra il IV sec. a.C. e il III sec. d.C.; un'ara sacrificale dedicata ad Augusto e oggetti provenienti da necropoli, frammenti ceramici medievali e sigilli medievali in bronzo.

La Chiesa del SS. Salvatore o Badia Grande

Edificata nel 1176, fu rinnovata nel XVII secolo. Il portale barocco in marmo rosso con due colonne tortili e due lisce ospita la statua di S. Benedetto e due angeli che sorreggono il pastorale e la mitria.  Accanto si trovano i resti del monastero benedettino che fu fatto costruire dalla regina Margherita di Navarra nel 1177. Si osservano le strutture di una chiesa di architettura bizantino-araba. Recentemente ristrutturato, oggi ospita il Palazzo Congressi ed Eventi intitolato alla stessa regina Margherita.

La chiesa, ad una navata con 3 cappelle per lato, è caratterizzata da decorazioni e statue in gesso del sec. XVIII di scuola serpottiana e nella cappella centrale ospita un baldacchino in legno costruito da don Corrado Oddo nel 1716 che sovrasta il tabernacolo ligneo dorato del 1704. Le cappelle laterali sono dedicate al SS. Salvatore, al SS. Crocifisso, a S. Benedetto e alla Madonna, a S. Biagio e a Santa Scolastica. A Margherita di Navarra, fondatrice del monastero, venne invece dedicato nel 1763 da Donna Clara Salerno un busto marmoreo, che si trova entrando a destra.

 

Foto di Rosy Schiavo e Domenico Paternostro

Comune di San Marco d'Alunzio
Via Aluntina, 66, 98070 San Marco D'alunzio ME