
La Leggenda
Nel resoconto tramandatoci da fra Salimbene de Adam da Parma (sec. XIII), Cola è un pescatore messinese vissuto nel sec. XIII che riusciva a stare sott’acqua per lungo tempo e per questo motivo gli era stato attribuito l’aggettivo di “pesce”. Il re della Sicilia Federico II, che nel 1233 si trovava con la sua nave alla fonda nello Stretto di Messina presso Torre Faro, volendo mettere alla prova la sua valentia, lo costrinse a scendere più volte nei fondali marini per portare alla luce una coppa d’oro lanciata in un luogo pericoloso dove i gorghi risucchiano le navi. Nicola scese e pescò la coppa. Il re, sbalordito, rilanciò la coppa in un tratto di mare più profondo e ordinò al nuotatore di andar giù per la seconda volta. Cola riemerse nuovamente con la coppa che venne nuovamente lanciata da Federico, in una zona ancora più profonda. Colapesce si immerse per la terza volta ma non tornò più alla superficie. Più tardi, qualcuno narrò che durante la ricerca della coppa si era accorto che una delle tre colonne che reggono la Sicilia stava cedendo. Ancora oggi egli è là, sotto Capo Peloro nella punta di Messina, a sostenere la colonna per salvare l’isola dallo sprofondamento in mare.