Riserva Naturale Orientata “Laghetti di Marinello”

Quando la Natura gioca con le forme

Riserva Naturale Orientata “Laghetti di Marinello”

Istituita il 10 dicembre 1998 con decreto n° 745/44 della Regione Siciliana e affidata alla gestione dell’allora Provincia Regionale di Messina (oggi Città Metropolitana di Messina), lo scopo della Riserva Naturale Orientata è quello di preservare l’integrità di quest’area marina di grande e particolare pregio naturalistico e sottrarla ai processi erosivi.

La Riserva Naturale Orientata

La Riserva Naturale Orientata “Laghetti di Marinello” è un'area naturale protetta nel Comune di Patti con una superficie di circa 400 ettari. L’area lagunare con laghetti di acqua salmastra (come quelli messinesi di Ganzirri) è continuamente sottoposta a variazioni morfologiche per l’apporto di sabbia e ghiaia conseguente all’azione di approfondimento del fondale marino ad opera del Mar Tirreno. Si vengono così a formare laghetti litoranei temporanei o semi-permanenti per l’azione congiunta dei movimenti del terreno e delle condizioni meteo-marine. L’origine dei laghetti denominati Marinello, Mergolo della Tonnara, Porto Vecchio, Fondo Porto, Verde e Nuovo è fatta risalire al 1877 secondo l’Istituto Idrografico della Marina. Probabilmente ciò fu dovuto a trasformazioni dei torrenti Timeto e Elicona che portarono ad accumuli di sedimenti trasportati in mare e creando, così, le prime lingue di sabbia. In quanto Riserva, all’interno sono consentite attività compatibili con le sue caratteristiche che sono l’ambiente lagunare estremamente mutevole, l’habitat florofaunistico di pregio, il promontorio roccioso col Santuario e l’antico sentiero “Coda di Volpe” che collega i laghetti con esso.

LO SAPEVI CHE?

Nella primavera del 1982, in seguito a una serie di mareggiate, il più grande dei laghetti assunse la forma di un realistico profilo di donna col manto che sembrava cullare un bambino, dai fedeli identificata come la Madonna Nera.

Flora

Il verde della Riserva è presente in ambienti diversi che vanno dalla vegetazione lacustre, a quella della rupe e a quella della spiaggia. Nel litorale sabbioso sono diffuse il barboncino mediterraneo (Hyparrhenia hirta) e l’elicriso (Helichrysum italicum). Specie rare sono il cardo-pallottola vischioso (Echinops spinosissimum) e la lisca costiera (Schoenoplectus litoralis). La rara pianta caratteristica degli ambienti salmastri fieno di mare (Ruppia maritima) e l’Halophila stipulacea, originaria dell'Oceano Indiano e del Mar Rosso da cui è penetrata nel Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, sono presenti nelle acque dei laghetti. Sulle rupi attecchiscono preziosi endemismi quali la centaurea di Seguenza (Centaurea seguenzae), il garofano delle rupi (Dianthus rupicola), il cavolo biancastro (Brassica incana), l'erucastro (Erucastrum virgatum subsp. virgatum), e la vedovina delle scogliere (Scabiosa cretica). La macchia mediterranea è presente sui pendii che dalle quote più alte digradano verso il mare con il caprifoglio mediterraneo (Lonicera implexa), l’alaterno (Rhamnus alternus), il lentisco (Pistacia lentiscus) e l'euforbia arborescente (Euphorbia dendroides).

Fauna

Sono presenti, per quanto riguarda l’ittiofauna, varie specie endemiche di pesci che vivono nei fondali dei laghetti, alcune piuttosto rare delle acque salmastre come il piovanello maggiore; il ghiozzetto macrocefalo (Millerigobius macrocephalus), un piccolo ghiozzo che vive a poca profondità sui fondali fangosi del laghetto Verde, spesso identificato erroneamente come Buenia affinis; la Xyrichthys novacula; la pittima minore; lalbastrello.  Sono presenti anche l’anguilla, la bavosa pavone, il latterino capoccione (Atherina boyeri) piccolo pesce d’acqua dolce e marina, il ghiozzo nero, il cefalo bosega (Chelon labrosus), il ghiozzetto minuto e il pesce ago (Syngnathus abaster) con corpo così sottile ed allungato da apparire filiforme. In ambienti con salinità marina vivono la mormora (Lithognathus mormyrus) che vive fino a 12 anni, il grongo e la spigola. Numerose specie ornitologiche sono stanziali ma anche migratorie come il raro falco pellegrino, il fenicottero rosa, l’occhiocotto, il gheppio, il corvo imperiale, la cicogna bianca dall’apertura alare di oltre due metri, la sterpazzolina (Sylvia cantillans), uccello insettivoro di piccole dimensioni tipico della macchia mediterranea.

Riserva naturale orientata Laghetti di Marinello
98066 Patti ME