
Vulcano o Efesto
Efesto era una divinità greca del fuoco e delle fucine, figlio di Zeus e di Era secondo Omero. Nell’Iliade Omero dipinge un personaggio di brutto aspetto dotato di grande forza che lavora con i Ciclopi all’interno dell’Etna e i loro colpi producono i sordi brontolii del vulcano che arrossa in cima a causa del grande fuoco della fucina. Nella mitologia romana una figura simile ad Efesto era il dio Vulcano. Assimilato a lui, era sposato con Venere e sede principale del suo culto era l’isola di Lemno. In Occidente il culto per Vulcano fiorì in Campania e in Sicilia, appunto perché sedi di importanti vulcani, specialmente nell’isola di Vulcano dell’Arcipelago delle Eolie ritenuta sede del dio e dove si trovava la fucina sotterranea in cui egli lavorava con i suoi aiutanti Ciclopi. Nell’iconografia più antica viene raffigurato barbuto con tenaglie e martello e indosso una corta tunica da lavoro e dalla sua rinomata fucina uscirono, fra gli altri, il trono e lo scettro d'oro di Zeus; la falce della dea dell’agricoltura Demetra; il diadema di Arianna; l’armatura di Enea; la corazza d’oro di Ercole; il tridente di Poseidone; il carro del sole di Apollo; le coppe e i vassoi per la mensa degli dei.