Museo Etnostorico “Nello Cassata” a Barcellona Pozzo di Gotto

I mestieri e la vita di una volta del popolo siciliano

Museo Etnostorico “Nello Cassata” a Barcellona Pozzo di Gotto

Su una vasta area di 1.500 mq. sorge il Museo che occupa una casa padronale che fu residenza di campagna della famiglia Cassata, risalente alla fine dell’Ottocento. A piano terra è conservato l’antico palmento, il tutto immerso in un tipico giardino siciliano.

La Storia

Il fondatore del Museo, l’avvocato poeta e storico barcellonese Nello Cassata, diede l’avvio verso la metà del ‘900 alla raccolta museografica con una sua collezione di cucchiai d’osso che venivano utilizzati dai pastori per il pasto durante i lunghi spostamenti per il pascolo del bestiame. Profondo cultore e appassionato di usanze, tradizioni e cultura siciliane, trasmise questa passione al figlio Franco che lo affiancò nella raccolta dei materiali. E così, col passare degli anni, il Museo è diventato l’invidiabile realtà di oggi: 45 antiche botteghe d’arti e mestieri ricostruite come in antico e contenenti 20 mila reperti d’epoca originali, catalogati e vincolati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina. Gestito dall'Istituto Europeo d’Etnologia “Oikos”, ente no-profit fondato nel 1995 anno in cui il Museo venne aperto al pubblico, l’ente organizza anche eventi teatrali, esibizioni di cantastorie e folkloriche, convegni di studi tutti aventi come comune denominatore la cultura materiale e l’etnoantropologia. È dotato di biblioteca, emeroteca e videoteca fruibili dal pubblico, collabora con istituzioni culturali e, coniugando solidarietà e cultura, promuove progetti formativi e visite guidate a titolo gratuito per gli Enti di volontariato sociale.

LO SAPEVI CHE?

Le botteghe del Museo ricostruiscono i diversi cicli di lavoro degli artigiani esponendo strumenti originali funzionanti, secondo i dettami del grande demologo palermitano Giuseppe Pitrè (1841-1916), uno tra i fondatori dell’etnoantropologia in Italia.

Il Museo

Per tipologia, qualità e quantità dei reperti il Museo Etnostorico “Nello Cassata” è considerato come una delle più ricche e interessanti strutture espositive antropologiche in Italia. Oltre agli attrezzi delle antiche botteghe artigiane, il Museo offre uno spaccato interessante su tutto ciò che concerne l’archeologia industriale: in esposizione, infatti, alcune rare macchine da scrivere come un cembalo scrivano, uno dei primi modelli inventato dall’avvocato novarese Giuseppe Ravizza (1811-1885); una Blickensderfer 5 con tampone inchiostratore e testina rotante inventata da George Canfield Blickensderfer (1850-1917) e brevettata il 4 agosto 1891 e una Stansby&Wayne, macchina per scrivere per non vedenti ideata da Henry Stainsby e costruita da Albert Wayne di Birmingham. E inoltre, fra i tantissimi reperti, calcolatori meccanici a 12 cifre, una prima lavatrice in metallo con meccanica manuale, fonografi musicali con disco a cera di Edison, un cinematografo degli anni ’30 del Novecento, oggetti bellici garibaldini e dei conflitti mondiali. Un oggetto curioso è la macchina musicale della fine del sec. XIX con sistema meccanico a molla e rullo usata nei café-chantant francesi.

Nello Cassata

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 6 aprile 1913, si laureò in Giurisprudenza all’Ateneo messinese. Il suo amore per la poesia dialettale siciliana fu alimentato da poeti come i catanesi Nino Martoglio e Micio Tempio e il palermitano Giovanni Meli, dando alle stampe Il Labirinto, La mia preistoria, L’odore del mosto, “Aranciu amaru” e “Ascolta fratello”. Da storico ricercatore qual era pubblicò “Barcellona Pozzo di Gotto nel Risorgimento” e “Barcellona Pozzo di Gotto dal 1860 ad oggi”.  Fu proprio con la raccolta di alcune sue poesie dialettali, “Aranciu amaru”, che nel 1953 ottenne il primo premio a un concorso regionale di poesia dialettale siciliana a Messina. “La molteplice attività febbrile, sempre protesa ad un’ansia di realizzazione di fratellanza umana e cristiana – scrive M. R. Naselli -  la schietta sicilianità del sentire in termini universali permearono la sua vicenda terrena, facendolo sempre trovare in prima linea nella realizzazione di progetti di conservazione delle proprie radici e di promozione sociale e culturale.”. Scomparso nel 1997, la sua città natale gli ha dedicato un monumento nella centrale piazza della Basilica Minore di San Sebastiano.

Info:

090 976 0063

info.museonellocassata@gmail.com

Museo Etnostorico N. Cassata
Contrada Manno, 10, 98051 Barcellona Pozzo di Gotto ME