
La Storia
Il fondatore del Museo, l’avvocato poeta e storico barcellonese Nello Cassata, diede l’avvio verso la metà del ‘900 alla raccolta museografica con una sua collezione di cucchiai d’osso che venivano utilizzati dai pastori per il pasto durante i lunghi spostamenti per il pascolo del bestiame. Profondo cultore e appassionato di usanze, tradizioni e cultura siciliane, trasmise questa passione al figlio Franco che lo affiancò nella raccolta dei materiali. E così, col passare degli anni, il Museo è diventato l’invidiabile realtà di oggi: 45 antiche botteghe d’arti e mestieri ricostruite come in antico e contenenti 20 mila reperti d’epoca originali, catalogati e vincolati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina. Gestito dall'Istituto Europeo d’Etnologia “Oikos”, ente no-profit fondato nel 1995 anno in cui il Museo venne aperto al pubblico, l’ente organizza anche eventi teatrali, esibizioni di cantastorie e folkloriche, convegni di studi tutti aventi come comune denominatore la cultura materiale e l’etnoantropologia. È dotato di biblioteca, emeroteca e videoteca fruibili dal pubblico, collabora con istituzioni culturali e, coniugando solidarietà e cultura, promuove progetti formativi e visite guidate a titolo gratuito per gli Enti di volontariato sociale.