Il castello di Milazzo

Castello Demaniale di Federico II di Svevia

Il castello di Milazzo

La fortezza e l'area compresa nel recinto murario, oggi di proprietà comunale, rappresenta la più estesa cittadella fortificata esistente in Sicilia con una superficie di 7 ettari e oltre 12.000 m² occupati da edifici. Nell’inverno del 1295, nel salone ad arcate ogivali, si tenne l’“Assise del Real Parlamento di Sicilia”, convocato da Federico II d’Aragona per valutare il tradimento del fratello Giacomo che si era impegnato a cedere, dopo averne cacciato il fratello, l’intera isola a Carlo II d’Angiò.

Il castello di Milazzo

La Storia

Dal V al IX secolo, nell’area dove sorgerà il castello, insisteva un insediamento bizantino o castrum. Nell’843 gli arabi lo rasero al suolo erigendo il primo nucleo del castello fra il X e l’XI secolo, il dongione (la cosiddetta “torre saracena”) che sarà interessato da interventi posteriori in epoca normanna. La struttura più antica del castello è di fondazione sveva con la cinta muraria intervallata da torri quadrate a modifica ed ampliamento delle preesistenze normanne. Il 5 ottobre 1239 Federico II, con proprio decreto, elencò i “castra exempta”, quei castelli demaniali (fra i quali quello di Milazzo) posti sotto la diretta giurisdizione imperiale. A partire dal 1278, sotto Carlo d’Angiò, vengono attuate modifiche che proseguiranno con Alfonso V il Magnanimo d’Aragona intorno al 1430, con l’erezione della cinta di mura con cinque robuste torri cilindriche, completata nel 1456. Con la dominazione spagnola, furono realizzate le ultime imponenti fortificazioni del castello. Nel 1805-15 fu piazzaforte inglese e ultimo baluardo borbonico, si arrese a Giuseppe Garibaldi nella battaglia di Milazzo del 20 luglio 1860. Dal 1880 al 1959, la struttura venne adibita a carcere giudiziario.

LO SAPEVI CHE?

Interessante e inquietante è il misterioso “scarabeo” su un contrafforte angolare, il cui vertice indica la direzione in cui sorge il sole il giorno del solstizio d’estate il 21 giugno. Molte le interpretazioni: decorazione, elemento di vigilanza e sicurezza, simbolo di imbattibilità ed inespugnabilità, di trasformazione e di rinascita

L’Architettura e le cinte fortificate

La cinta bastionata spagnola, la seconda e la più esterna, fu costruita tra il 1523 e il 1540. Il Bastione delle Isole, chiamato anche “delle sette porte”, rappresentava il baluardo di difesa nord della cittadella, costituito da locali ai quali si accede attraverso un portico più tardo, addossato alla cinta. La prima cinta di mura con le cinque robuste torri cilindriche scarpate venne eretta nel 1430 e completata nel 1456, come si legge nell’iscrizione tra le due finestre nel cortile sul prospetto occidentale. L’ultima, più antica e più elevata struttura fortificata, è quella di epoca sveva con torri a pianta quadrata, che rinserra la grande Piazza d’Armi. Su essa affacciano il Mastio e la Domus. Il primo, noto anche come “Torre Saracena” perché di impianto arabo con interventi di epoca normanna, occupa una posizione eminente che domina tutto il paesaggio circostante e rappresenta il primo elemento fortificato del castello. La Domus è un edificio a carattere residenziale come punto d’appoggio e di riposo per l’imperatore e i suoi seguaci, un’ampia sala di circa 106 mq. per un’altezza di 8,50 m., divisa in tre campate da archi-diaframmi ogivali in pietra lavica a sostegno dell’impalcato ligneo.   

I monumenti nella Cittadella fortificata

Il Duomo vecchio fu costruito su progetto del toscano Camillo Camiliani a partire dal 1608, in sostituzione della precedente chiesa di S. Maria. Il prospetto principale, di impronta tardo-cinquecentesca, è caratterizzato da paraste in pietra siracusana con capitelli compositi e corinzi, diviso in due ordini da una cornice. La copertura presenta una cupola centrale priva di tamburo e 4 cupolette laterali. All’interno si conservano l’altare del Crocifisso, l’abside della Madonna delle Grazie, l’abside del S.S. Sacramento con il tabernacolo marmoreo con angeli, l’altare di Santo Stefano marmoreo ad intarsio. Interessante è l’Oratorio del S.S. Sacramento, sotto il coro.

Il complesso della Chiesa del SS. Salvatore e monastero delle benedettine annesso fu eretto nel sec. XIV e rifatto nel 1616-1637 mantenendo alcuni elementi strutturali e decorativi trecenteschi. Di questa nuova chiesa sono ancora visibili un’abside quadrangolare e un arco di trionfo a tutto sesto, con due monofore a levante (crollate nel 1977) che davano luce all’altare. Nel 1734 le monache lasciarono l’edificio che fu destinato ad altri usi e si trasferirono nel nuovo convento nel borgo fuori le mura della cittadella. 

 

Foto di Rosy Schiavo e Domenico Paternostro

Il Castello di Milazzo
Sal. Castello, 18, 98057 Milazzo ME