Vincenzo Nibali

Lo “squalo” del ciclismo

Vincenzo Nibali

Un palmares di tutto rispetto per il ciclista messinese che ha vinto le tre “Grandi Corse” a tappe per almeno una volta, in una carriera che è già leggendaria.

Biografia

Vincenzo Nibali è nato a Messina il 14 novembre 1984 e sin da piccolo ha mostrato grande interesse per la bicicletta, dal triciclo alla mountain bike che rubarono davanti al negozio di cartoleria e videoteca dei genitori, Giovanna e Salvatore, ancora in attività in Via Cesare Battisti davanti all’Università. Ed era proprio sul marciapiede davanti alla bottega che Vincenzo scorrazzava su e giù sotto lo sguardo vigile di papà Salvatore, appassionato di bici pure lui. A 15 anni lascia Messina per la Toscana e già dopo due anni, nel 2001, tra gli Juniores si aggiudica cinque corse e quattordici l’anno successivo, tra cui il Giro della Lunigiana tra Toscana e Liguria, corsa a tappe internazionale di ciclismo su strada. Passa alla categoria Under-23, ottiene 7 successi tra i quali due tappe alla Lienz-Passau-Budweis in Austria e un secondo posto e da qui inizia la sua ascesa da professionista diventando uno dei sette ciclisti (oltre a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome) ad aver vinto in almeno un’edizione delle tre più grandi corse a tappe europee: Tour de France nel 2014, Giro d’Italia nel 2013 e 2016 e Vuelta a España nel 2010.

LO SAPEVI CHE?

Per il suo modo di correre sempre all’attacco e per le sue origini messinesi legate al mare, Vincenzo Nibali è stato soprannominato “lo Squalo dello Stretto”.

Il palmares, i riconoscimenti

Il supercampione Vincenzo Nibali è stato vincitore nel “Tour de France” (2014), “Giro d’Italia” (2013, 2016), “Vuelta di Spagna” (2010), “Giro di Lombardia” (2015, 2017), “Milano-Sanremo” (2018), Campionati italiani (2014, 2015), “Tirreno-Adriatico” (2012, 2013). Oltre alle vittorie, al “Giro d’Italia” ottiene il secondo posto nel 2011 e il terzo nel 2017, al “Tour de France” il terzo posto nel 2012 e alla “Vuelta di Spagna” il secondo posto nel 2013 e 2017. Miglior risultato ai Campionati del mondo in Toscana nel 2013 e miglior risultato alla 29° Olimpiade di Pechino 2008 nella “Cronometro maschile”. Numerosi i riconoscimenti: Memorial Gastone Nencini (2006); Oscar TuttoBici (2010, 2012, 2013, 2014, 2017 e nel 2002 da juniores); Premio Italia professionisti (2010, 2012, 2013); Giglio d’Oro (2010, 2012, 2013, 2014, 2015, 2017); Mendrisio d’Oro del Velo Club Mendrisio (2010, 2014); Premio Vincenzo Torriani (2016); inserito nella Top 25 della Cycling Hall of Fame istituita dall’”Unione ciclistica internazionale” nel 2002. Nel 2017 ha avuto conferito il Collare d’oro al merito sportivo, la massima tra le onorificenze del “Comitato olimpico nazionale italiano”.

Vincenzo Nibali nei libri

“Di furore e lealtà” è la prima autobiografia di Vincenzo Nibali raccontata ad Enrico Brizzi, edita da Mondadori nella collana “Piccola Biblioteca Oscar” nel 2016. Nelle prime pagine del libro Nibali narra della sua prima vera bici da corsa, montata dal padre con abilità meccanica assemblando tutti i pezzi che la componevano. E narra delle gite in bicicletta a Torre Faro nella sua città, il luogo del mito dove si incontrano i due mari, lo Ionio e il Tirreno.  “Uno squalo in rosa” è il secondo volume edito da Rai Libri uscito nel 2017, scritto insieme a Valerio Iafrate. Il Giro d’Italia fa da sfondo al racconto di fatti e vicende che portarono Nibali alla vittoria nel 2016, tre settimane di ricordo delle intense emozioni nel rapporto anche con la “gente” che assiepa il percorso della corsa ciclistica più amata dagli italiani. Infine il terzo libro, “La quinta tappa” scritto da Marco Pastonesi sul racconto di Vincenzo Nibali con le illustrazioni di Antonio Zeoli, edito da Rizzoli Lizard nel 2018. La quinta tappa che dà il titolo al volume è quella che tutti i ciclisti temono, quella del Tour de France lunga 183 chilometri, da Gap a Privas che da 856 metri s.l.m. porta a 273 m. s.l.m.

Messina