La Dorsale dei Peloritani

Antica strada dominante i due mari, Ionio e Tirreno

La Dorsale dei Peloritani

Un ambiente incontaminato, la presenza di numerose specie ornitologiche da passo e stanziali, panorami vertiginosi dove l’occhio si perde fra cielo e mare, questo ed altro offre l’antica Dorsale dei Peloritani.   

La Dorsale dei Peloritani

Antica strada probabilmente percorsa anche in epoca medievale, ancora oggi è intesa Strada militare perché in parte metteva in collegamento alcune batterie da costa nella fascia ionica, i cosiddetti Forti Umbertini realizzati fra il 1885 e il 1902 e cioè la Batteria Puntal Ferraro, la Batteria Dinnammare abbattuta a seguito dei lavori di sbancamento attorno al Santuario e la Batteria Monte Gallo a Larderia, poi intitolata al generale Giovanni Cavalli. Oggi è la strada provinciale 50/bis che si snoda fra panorami mozzafiato, paesaggi di incredibile bellezza, ambienti di alto valore naturale, percorsa dagli amanti del trekking a piedi e a cavallo e della mountain bike. Un tracciato che parte dal quadrivio di Portella Castanea e, in direzione sud, si snoda ad incontrare il Monte del Telegrafo (505 m. s. m.), le Quattro Strade Colle Sarrizzo, il Puntale Ferraro (575 m. s.l.m.), Monte Bandiera (876 m.),  Monte Croce Cumia (865 m.), Sentiero Vivaio Ziriò, Monte Dinnammare col Santuario (1130 m.), Pizzo Bottino (1077 m.), Piano Margi, Monte Poverello (1279 m.), Pizzo Barramanco, Monte Sereno (1075 m.) fra alcuni dei rilievi montuosi, per concludersi a Portella Mandrazzi (1125 m.).

LO SAPEVI CHE?

Da quando fu istituito nel 1933 il Gran Premio della Montagna, Portella Mandrazzi venne classificata come di terza categoria in difficoltà di scalata. Dal 1930 al 2020, il valico è stato attraversato ben cinque volte dal Giro d’Italia.

Dinnammare e il suo Santuario

La Chiesa-Santuario di Dinnammare, sul crinale tra lo Jonio e il Tirreno, fu ricostruita nel 1889 quando venne abbattuta quella seicentesca per edificare la Batteria Dinnammare. Secondo la tradizione dei pescatori, nella spiaggia di Mare Grosso a sud di Messina, videro un’icona raffigurante la Vergine col Bambino portata a riva sul dorso di due delfini. Deposta sulla spiaggia, la sacra immagine fu trasferita nel tempio sul monte di Dinnammare, dedicato anch’esso alla Madonna. Di questo dipinto si persero poi le tracce e gli abitanti del Casale di Larderia ne commissionarono una riproduzione per la loro Chiesa. Un altro fatto prodigioso riguarda un pastorello di nome Occhino che, mentre era sulla cima del monte, vide una lastra di pietra con ritratta la Madonna col Bambino simile all’antica icona, la prese e la trasportò a casa sua a Larderia ma, il mattino dopo, era scomparsa. Ritrovata nuovamente sul monte e riportata a Larderia, per altre due volte scomparve e allora si decise di collocarla definitivamente nella piccola chiesetta. A ricordo del fatto da allora si sale annualmente, la notte del 3 agosto, a Dinnammare portando in processione un dipinto ottocentesco di Michele Panebianco.

Meta preferita di trekking e mountain bike

La Dorsale dei Peloritani sullo spartiacque tra Tirreno e Ionio, 70 chilometri da Portella Castanea a Portella Mandrazzi nei pressi di Novara di Sicilia, per le sue particolari caratteristiche geomorfologiche (crinali, gole, pendenze, vallate, tornanti) e per le sue grandi qualità paesaggistiche e panoramiche, offre intense emozioni a quanti la percorrono. Lungo il tracciato, infatti, si può ammirare lo straordinario panorama del territorio comunale e del versante tirrenico della Provincia e che domina, oltre Milazzo, le Isole Eolie. In cima al monte, in passato nodo strategico militare, si erge il piccolo Santuario al centro di un panorama unico che abbraccia anche la provincia di Catania con l'Etna. Dalla Dorsale si dipartono sentieri e mulattiere che conducono a diversi Borghi quali Fiumedinisi, Itala, Mandanici, Antillo sul versante ionico e Castroreale, Santa Lucia del Mela, Novara di Sicilia su quello tirrenico. Tracciato fra i più frequentati per trekking e mountain bike oltre che da birdwatchers (osservatori di uccelli), la sua conclusione a Portella Mandrazzi segna il punto di confine tra i Monti Nebrodi e i Peloritani, immersa in un rigoglioso querceto di straordinaria bellezza.

Santuario della Madonna di Dinnammare
Località Dinnammare, 98144 Larderia ME