
La Storia
Il Teatro che sorge sul Monte Croce, una delle acròpoli di Tauromenion, venne eretto in epoca ellenistica (III sec. a.C.) durante il governo di Gerone II, come testimoniano alcune iscrizioni greche sui sedili, molto simili a quelle coeve nel teatro di Siracusa. Fu quasi completamente rifatto alla fine del I sec. d.C. in età repubblicana o del primo Impero ed ampliato nella prima metà del II sec. d.C. In sostanza esso compendia le due maniere costruttive greca e romana: è greca la maniera di ricavare la cavea scavandola nella roccia stessa mentre i romani costruivano i loro teatri fuori terra; è romana quella di concepire l’imponente e sfarzosa scena, come romane sono tutte le strutture. Abbandonato dopo l’assedio dei Vandali, durante il Medio Evo la struttura della scena e le due torri scalarie furono riutilizzate per la costruzione di un palazzo. Nell’Antiquarium annesso sono conservati alcuni reperti, fra i quali, un torso acefalo di Apollo o Dionisio del periodo ellenistico; un sarcofago romano a sagoma di bambino con rappresentazione bacchica; due epigrafi votive, una relativa ad Iside e Serapide (ritrovata nella Chiesa di S. Pancrazio) e l’altra riferita al culto di Demetra e Kore.