5 - 12 aprile
La Domenica delle Palme a Longi è dedicata alla tradizionale processione degli Apostoli, tredici Confrati della Confraternita del SS. Sacramento che interpretano, per le vie del Borgo, il tradimento di Giuda. Dodici indossano tuniche bianche mentre Giuda veste una tunica gialla e viene percosso simbolicamente, durante il tragitto, con rami di ulivo agitati da ragazzi. Dopo il rito della lavanda dei piedi del Giovedì Santo i Confrati rappresentano, nella cappella dell’Addolorata, l’Ultima Cena mangiando dei pani di farina di frumento, detti “lunedde”, con al centro l’impronta di una mano che simbolicamente è quella della Vergine. La sera, un Confrate nelle vesti di Cristo con una cappa gialla e una corona di spine in testa, percorre una sorta di Via Crucis seguito da tre “babbaluti” (incappucciati) e preceduto dal Governatore del Pio Sodalizio, fermandosi davanti a diversi altarini allestiti per le strade e recitando versetti del “miserere”. All’alba del Venerdì Santo ancora i Confrati del SS. Sacramento si percuotono con “catene” (discipline) in segno di pentimento e mortificazione della carne percorrendo le strade del Borgo e intonando canti penitenziali durante le cosiddette “cerche”. A sera si svolge la processione dei simulacri dell'Addolorata, Ecce Homo, Crocifisso e Cristo morto nel sepolcro, alla luce di numerosi "lumini" recati in mano dai fedeli. Partecipano anche le “maddalene” (donne vestite di nero) e gli angeli (ragazzi vestiti di bianco). La mattina della Domenica di Pasqua avviene “’U scontru” (l’incontro) tra l’Addolorata e il Cristo risorto, dopo che per due volte la Madre non riconosce il Figlio in tragitti diversi. La terza volta lo riconosce, si ricongiunge al Figlio e le cade il manto nero del lutto tra gli applausi della folla.