Castelmola

La vera acropoli di Taormina

Castelmola

Castelmola, “’A Mola” in dialetto messinese per la sua particolare morfologia in cima a un grande masso sul quale sorge a 501 metri sul livello del mare, appunto una “mola”, fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. 

Castelmola

La Storia

Le origini di Castelmola risalgono al periodo pre-ellenico e Mylai fu il nome del primo insediamento ad opera dei Siculi, risalente all'Età del ferro (VIII secolo a.C.). Nel 396 a.C. Dionisio tiranno di Siracusa la assedia ma i Siculi riescono a respingerlo, sconfiggendolo. Ci ritenta nel 392 a. C., riesce ad occupare l’abitato e alla sua morte, nel 367 a.C., la città è presa da Andromaco, fondatore di Tauromenion, che fa costruire nuove fortificazioni. Alla morte di Andromaco il governatore della cittadina, Tindarione, la pone sotto la protezione di Pirro fino a quando, durante la Prima Guerra Punica, è conquistata da Gerone di Siracusa che la governa fino al 214. Dopo il periodo bizantino, l’1 agosto 902 gli arabi al comando di Hibraim II riescono ad abbattere alcune mura della cinta fortificata ed entrano nell’abitato devastandolo. Domineranno la cittadina fino al 1078 quando saranno cacciati dai normanni del Gran Conte Ruggero che, dopo aver conquistato Taormina, espugneranno la fortezza di Mola. Durante i Vespri Siciliani del 1282 insorge contro gli Angioini schierandosi con gli Aragonesi. Nel 1738 Mola fa parte del Regno delle Due Sicilie e nel 1860 è annessa al Regno d'Italia.

LO SAPEVI CHE?

“L'amante di Lady Chatterley”, il celebre romanzo di David Herbert Lawrence pubblicato nel 1928 e poi sequestrato per oscenità, è ispirato al tradimento della moglie dell’autore, Frieda von Richthofen. Durante il soggiorno dei due a Taormina, Frieda intrecciò un rapporto non proprio platonico con un giovane mulattiere molese, Peppino D’Allura, tra le campagne e le masserie di Castelmola.

I monumenti e il centro storico

Sulla piazza Sant’Antonio prospetta l’omonima chiesetta trasformata in auditorium comunale. Dal belvedere si può ammirare una splendida ed emozionante vista sulla costa ionica, Taormina e la costa calabra. Un antico arco in pietra segna l'ingresso del Borgo e da qui, per un suggestivo vicolo, si sale al castello di Mola che conserva i ruderi delle poderose mura normanne. L’emblema posto sulla sommità dell’arco d’ingresso reca l’iscrizione “Castello fedele a Sua Maestà – anno 1578”. Sottostante la piazza Sant’Antonio sorge la Chiesa di San Giorgio, patrono del Borgo, risalente al 1450 che custodisce pregevoli opere d’arte fra le quali un affresco della Pietà (sec. XVIII), posto dietro un antico Crocifisso ligneo. Il Duomo di San Nicola di Bari sorge davanti a una caratteristica piazza che costituisce il centro dell’abitato. Ricostruito in stile eclettico tra il 1934 e il 1935 sulla preesistente Cattedrale, della cinquecentesca chiesa originaria sono stati rimontati il portale laterale e l'arcata del coro, oltre agli altari e al pulpito in noce intarsiato, risalenti però al XVIII secolo

Antico Caffè San Giorgio Blandano

Famoso locale di Castelmola, l’Antico Caffè San Giorgio così chiamato in onore del santo patrono, in piazza S. Antonio, venne fondato nel 1700 da monaci che adibendolo a taverna. Nel 1907 don Vincenzo Blandano lo trasformò in uno dei locali più tipici del paese, caratterizzandolo con una particolare collezione di “album” dove dal 1907 sono raccolte le firme e i pensieri dei visitatori, oltre centomila, comprese quelle di alcuni personaggi illustri del Novecento. La sua notorietà è inoltre legata alla specialità del piccolo borgo molese, il Vino alla Mandorla, detto il “Blandanino”, di cui fu inventore e che era solito offrire in segno di benvenuto a quanti vi si recevano. Un vino dal colore ambrato prodotto secondo antiche tecniche greche con zibibbo, aromi d’arancio, mandorle siciliane ed essenze che, naturalmente, sono segrete. Degli album parla Roger Peyrefitte, diplomatico, scrittore e attivista francese, nel suo “Du Vésuve à l'Etna” (Dal Vesuvio all’Etna) del 1952. Tra le firme illustri, quelle di Guglielmo Marconi, Winston Churchill, John Davison Rockfeller, Pietro Badoglio, Papa Wojtyla, regnanti, miliardari, attori e attrici.

Castelmola
Castelmola 98030 ME