Novara di Sicilia

L’antica “Noa” di origine sicana

Novara di Sicilia, scorcio

Noa, come si chiamava in antico Novara di Sicilia, secondo le fonti storiche è un vocabolo di origine sicana che significa “maggese”, ad indicare la cospicua produzione di frumento che caratterizzò la colonizzazione greca in un vasto territorio dai caratteri agro-silvo-pastorali. Nel periodo arabo-normanno da Noa si passò a Nouah e quindi a Novara, aggiungendo l’attributo “di Sicilia” per distinguerla dall’omonima città piemontese

Novara di Sicilia Teatro_Riccardo Casalaina

La Storia

I ritrovamenti archeologici in contrada Casalini testimoniano l'esistenza di un complesso mesolitico preistorico. In età greco-romana, la città romana di Noa è menzionata da Plinio che definisce gli abitanti “noeni”. Una colonia di lombardi vi si insedia nel 1061-72 e nel 1171 è fondata da sant’Ugo, abate francese dell'Ordine Cistercense proclamato copatrono di Novara di Sicilia nel 1666, l'abbazia di Santa Maria Nucaria o “la Noara”, prima edificazione cistercense in Sicilia. Nel XIII sec. viene edificato un castello sui resti, presumibilmente, di una fortificazione precedente, ad opera di Ruggero di Lauria e nel 1298 l'abitato di Novara è già censito come castrum Nucariae. Passata in proprietà dei Palizzi nel XIII e XIV secolo e nel 1364 a Vinciguerra d’Aragona, nel 1641 viene investita del feudo Isabella Gioeni, principessa di Castiglione e moglie di Marcantonio V Colonna. Nel XVII secolo il borgo raggiunge il suo massimo sviluppo: risale infatti a questo periodo il tessuto edilizio formato da una fitta trama di vicoli e viuzze e il cospicuo campionario di archi, decori, mascheroni delle facciate delle case, in pietra arenaria locale e cipollino rosso e marmoreo che testimoniano della fantasia e dell’abilità degli scalpellini e marmorari novaresi.

LO SAPEVI CHE?

Tra le prominenze immediatamente adiacenti l’abitato di Novara di Sicilia, che insistono sulla stessa base, spicca la Rocca Leone o Rocca del Leone (1.222 m s.l.m.). Il rilievo orografico lievemente avanzato a settentrione, presenta sul versante tirrenico le sembianze di un leone accovacciato con il capo rivolto verso ponente.

Il Duomo di Santa Maria Assunta

Sorta nel tardo Cinquecento in stile tardo rinascimentale, è a pianta basilicale con tre navate e 12 colonne. Fra le opere d’arte custodite è di grande pregio il trittico marmoreo dell'Annunciazione (1531) di Giovan Battista Mazzolo. Notevoli sono il dipinto con l'Agonizzante con la Vergine e Santi (1756); la statua lignea di San Filippo Siriaco martire in Agira (1721); la pala d’altare con Sant'Ugo patrono che venera Maria Immacolata (1862) di Salvatore Caggiano; le statue in legno di San Sebastiano Martire (1500) e in marmo di San Biagio (1711); la statua lignea della Vergine Assunta (1764), patrona principale della città, dello scultore Filippo Colicci e il superbo altare del XVII secolo in marmi pregiati e smalti policromi, nella Cappella del SS. Sacramento. Di grande interesse l’annesso Museo che custodisce, fra l’altro, una giara arabo-ispanica (XI secolo) in terracotta con smalti e decori; un turibolo bronzeo a forma di campanile gotico con figure a sbalzo; tre cassettine, una in legno e due in avorio di fattura islamica (XII-XIII secc.) che furono usate da Sant’Ugo per trasportare alcune sante reliquie nel viaggio verso Novara di Sicilia. Sottostante all’abside si trova una cripta con le originarie mummie di sacerdoti.

Il Patrimonio artistico e architettonico

Borgo ricco di chiese, a Novara di Sicilia è da visitare l’Abbazia cistercense di “Santa Maria La Noara”, detta anche Santa Maria di Vallebona fondata nel 1137 e dove, successivamente, San Bernardo di Chiaravalle vi inviò l'abate Ugo, suo seguace e amico. La chiesa di Sant'Antonio Abate fu edificata a partire dal 1538 e conserva lo splendido portale centrale ogivale che reca incise sugli stipiti le figure di Sant’Antonio abateSan Paolo e all’interno, una pregevole statua raffigurante Santa Caterina Martire di Alessandria d'Egitto (1500). San Francesco d’Assisi è la più antica chiesa di Novara, annessa a un conventino dei Frati Minori Conventuali dal 1237 al 1652. Edificata nel secolo XVII, la chiesa di San Giorgio conserva un bel tetto ligneo con mensole antropomorfe. La monumentale chiesa San Nicolò, seicentesca, custodisce un Crocifisso (sec. XVI) in legno dai chiodi d’oro che si porta in processione la sera del Venerdì Santo. Da visitare il Museo Territoriale nel settecentesco palazzo Salvo-Risicato sulla storia del territorio di Novara di Sicilia e il bel Teatro (XVIII-XIX secolo) dedicato a Riccardo Casalaina (1881 – 1908), musicista e compositore novarese scomparso all’età di 26 anni nel terremoto di Messina del 1908.

Novara di Sicilia
Novara di Sicilia, 98058, ME