
Efesto greco
Divinità del fuoco terrestre, secondo i poemi omerici era figlio di Zeus e di Hera e il padre, dopo un aspro litigio con la moglie difesa da Efesto, colmo d’ira lo lanciò dall’Olimpo nell’isola di Lemno. Un’altra versione vuole che invece fu Hera, sconvolta quando vide che figlio brutto e deforme aveva partorito, a lanciarlo in mare dove fu accolto dalle ninfe Eurinome e Teti. A Lemno gli venne innalzato un tempio mentre in Occidente il culto per Efesto si diffuse in Sicilia, nei vulcani dell’Etna e di Stromboli dove erano ubicate le sue fucine sotterranee. Quando trovò sulla spiaggia i resti di un fuoco acceso da un pescatore, ne fu talmente affascinato che mise in una conchiglia i tizzoni ardenti e li portò con nella grotta sottomarina, accendendo con essi un fuoco. Poi scoprì che col fuoco alcune pietre producevano metalli e prese a forgiarli: era nato, così, il dio del fuoco e della metallurgia. Quando Hera seppe dell’abilità di Efesto, gli commissionò un trono d’oro ma il figlio, riconosciutala, per vendetta lo realizzò in modo che, appena seduta, fu imprigionata. Per liberarla, Zeus gli dovette dare in sposa Afrodite e lo accettò nell’Olimpo, diventando il fabbro degli dei.