Castello Gallego a S. Agata Militello

Dalla torre di avvistamento aragonese alla residenza nobiliare del ‘600

Castello Gallego a S. Agata Militello

Oggi il Castello, di proprietà del Comune che lo ha restaurato a partire dal 2006 e inaugurato nel 2008, ospita convegni e mostre d’arte, oltre ad essere sede della biblioteca.

S. Agata Militello

La zona più antica dell’attuale abitato viene descritta da Vito Amico (1757) come “Celebre torre di guardia nella parte aquilonare dell’Isola appo Capo d’Orlando […] appellasi Casale Massa, poiché intorno alla torre sorgono alcune casuccie […]”. In pratica si trattava di un piccolo Borgo di pescatori che nel 1371 era baronia assegnata a Vinciguerra d’Aragona da Federico IV d’Aragona, stretto intorno alla “Torre della Marina” d’avvistamento di origine medievale e soggetto a frequenti scorrerie piratesche, al punto da indurre gli abitanti a rivolgersi a Vincenzo Gallego, Signore di Militello in Val Demone, per avere aiuti e protezione. Come scrive Nuccio Lo Castro nel suo libro “La chiesa di Laura Rosso e il Convento Domenicano nel V centenario della fondazione (1484-1984)”, “Fu comunque Luigi, nato da don Vincenzo e da donna Francesca Giambruno, succeduto al padre, ad ottenere nel 1628 il mero e misto imperio e la facoltà di costruire un castello alla marina.”. In concomitanza con l’edificazione del castello, si formò il primo nucleo abitativo di S. Agata Militello, compreso fra le terre baronali di proprietà del principe di Militello che, nel 1627, ottenne anche il titolo di Marchese di S. Agata.

LO SAPEVI CHE?

Il libro di Vincenzo Consolo nato a S. Agata Militello, “Il sorriso dell’ignoto marinaio”, si conclude con la meticolosa descrizione del Castello-carcere dei Gallego.

La Storia

Assunto nel 1658 il titolo di Principe di Militello su concessione di Filippo IV che nel 1657 gli aveva concesso la licenzia populandi del Borgo, Luigi Gallego destinò il Castello eretto nel 1663 a propria residenza. Al tempo stesso, la fortificazione proteggeva le antiche fiere che si tenevano sulla spiaggia. Nel 1821 l’ultimo dei Gallego, il principe Giuseppe, vendette i suoi possedimenti insieme ai privilegi feudali e ai diritti di “decime e censi, angherie e cernite, mero e misto imperio” al Principe Lanza Branciforte di Trabia che utilizzò il castello a dimora estiva. Nel 1850, la cappella baronale (1630) annessa al castello e che da sempre fu aperta al culto degli abitanti, divenne la Chiesa Madre di S. Agata con la denominazione di Santa Maria del Carmelo e l’1 gennaio 1857 l’abitato ottenne l’autonomia, separandosi da Militello Rosmarino. Il Castello, edificato su un’emergenza calcarea dove in precedenza esisteva una fortificazione citata nel diploma di Carlo d’Angiò che enumera i soldati adibiti alla custodia e al presidio delle fortezze e castelli di Sicilia nel 1272, costituì così il primo determinante urbano dello sviluppo del Borgo: attorno ad esso avverrà l’espansione urbana.

L’Architettura

Il Castello Gallego, che sorge su uno sperone roccioso, si sviluppa lungo il perimetro di una grande corte quadrangolare. La facciata in piazza Crispi si articola su un lungo prospetto che si conclude, a destra, con la Chiesa Madre di Maria SS. del Carmelo, antica Cappella del Castello. Al centro si apre il portale d’ingresso in pietra calcarea bianca locale sormontato da una finestra e da due feritoie che in origine servivano per far passare le catene che alzavano ed abbassavano un ponte levatoio (più probabilmente, una controporta). Superato il portale, si giunge nell’androne dove a sinistra è un locale un tempo adibito a sala della guardia. Sotto il pavimento si sviluppano quattro piccole e umide celle che testimoniano del privilegio che aveva il Principe di amministrare la giustizia civile e criminale. Pervenuti nella corte, a destra si apre il portale laterale della Cappella e in fondo, l’ambiente per la carrozza. Ad angolo sorge la torre aragonese di avvistamento (secoli XIV-XV), raffrontata a sinistra dalla seconda, eretta verso la fine del XVI secolo. Adiacente è la scuderia e la scala a chiocciola seicentesca che consente di accedere al piano nobile dove sono le camere della residenza.   

Sant'Agata di Militello
98076 ME