La Regina Elena e Messina
Il sisma del 28 dicembre 1908 fu definito “il terremoto dei terremoti” di intensità XI della Scala Mercalli con circa 80 mila morti tra Messina e Reggio Calabria. Due giorni dopo quella funesta data il Re Vittorio Emanuele III sbarcò a Messina la mattina del 30 dicembre, accompagnato dalla Regina Elena (cui fu vietato di scendere dalla nave perché ancora si verificavano crolli e pericolose scosse di assestamento). I reali rimasero tre giorni a Messina e per tutto il periodo la Regina fece allestire un’infermeria a bordo dove assisteva personalmente da crocerossina qual era i sopravvissuti, disinfettando e fasciando feriti: da quel momento venne definita “L’Angelo della Carità” e, dal «Giornale d’Italia”, “suora di dolce conforto”. Anche la Regina madre Margherita elogiò il suo operato e in un’intervista rilasciata alla “Rivista per le signorine” manifestò la sua ammirazione per la nuora che, ancorché “bella sana ed elegante avendo fatto studi da infermiera […] aveva conquistato la forza di nervi necessaria”. Messina sarà ancora beneficata dalla Regina Elena quando vi si recherà in visita nel 1910 per vedere il “Villaggio Regina Elena” in legno, sorto per sua iniziativa e a sue spese.