
La Chiesa e le opere d’arte
Sulla via San Giovanni Bosco a Messina sorge una piccola chiesa barocca intitolata a Maria e Gesù delle Trombe, così chiamata per le vicine, antiche tubazioni del civico acquedotto, dette volgarmente “trombe”. Fatta costruire nel 1626 da Padre Antonio Fermo da Gesso, era decorata con marmi, stucchi e cornici; aveva anche Oratori e due Cappelle per lato, due delle quali erano più grandi della navata centrale. Tutto questo andò distrutto con il terremoto del 1908, e, la sua ricostruzione, ebbe inizio nel 1918 ridimensionando notevolmente la pianta, tanto che oggi si presenta con un’unica navata. La chiesetta ha l’altare maggiore in stile barocco a tarsie marmoree policrome, sovrastato da una nicchia coronata da una testina d’angelo. Si conserva anche un prezioso confessionale in legno scuro massiccio del ‘600. Fra i dipinti, “Gesù davanti a Pilato” di Luigi Velpi (sec. XVIII); “Cristo coronato di spine” (ignoto, sec. XVII); “S. Ignazio di Loyola” e “San Filippo Neri” di Giuseppe Paladino. Ma l’opera più preziosa che si conserva in una teca con portello in rame zecchinato, realizzata dall’argentiere messinese Francesco Juvarra verso il 1730, è un Bambino Gesù in cera, detto "delle Lacrime".