
Piazza Duomo e il Campanile
Quando Giovan Francesco Arena, architetto incaricato dal Senato del piano urbanistico per la ricostruzione di Messina dopo il terremoto del 5 febbraio 1783, innalzava lo scenografico Palazzo Pulejo, Piazza Duomo andava assumendo i connotati urbani poi definiti nel secolo successivo. Un altro sisma, il 28 dicembre 1908, avrebbe sensibilmente modificato tale assetto spaziale-compositivo che, comunque, sarebbe rimasto gradevole dopo la ricostruzione. L’originario Campanile risaliva ad epoca normanna e, danneggiato nel sisma del 1783, nel 1863 fu abbattuto perché pericolante. Dopo il 1908 l’Arcivescovo Angelo Paino volle ricostruirlo con la conformazione originaria affidando l'incarico all’arch. Francesco Valenti, per la parte architettonica e all’ing. Aristide Giannelli, per quella statica. Con un’altezza di 60 m., 48 dei quali destinati alla torre e 12 al corpo della cuspide, la base quadrata misura 9,60 m. per lato. Contiene una complessa figurazione meccanica che, a mezzogiorno, si anima e rievoca alcuni episodi della storia locale, realizzata nel 1933 dai fratelli Ungerer di Strasburgo. Inaugurato il 15 agosto 1933, è considerato il più grande e complesso orologio meccanico del mondo.