Castello-Palazzo di Roccavaldina

Da originario Castello tardoquattrocentesco a cinquecentesca dimora nobiliare

Castello-Palazzo di Roccavaldina

Il Castello sorse probabilmente sull’area che era stata occupata da una stazione di posta per il cambio dei cavalli di età romana, dal nome Pyxus. Al 1296 risalgono le prime documentazioni sul proprietario del Castello, Giovanni Rocca, ma il maniero attuale è molto più tardo.

Castello-Palazzo di Roccavaldina

I Valdina

La dinastia dei Valdina nel Borgo ha inizio nel 1509 quando Andrea Valdina compra da Gilberto Pollicino le terre di Rocca e Maurojanni. Morto nel 1515, il suo successore Andrea II Valdina nel 1549 è nominato Mastro Notaro ed Archiviario della Regia Gran Corte ed è forse in questo periodo che il Castello turrito subisce una prima trasformazione con l’inserimento, in facciata, di un balcone con due finestre per lato. Andrea II Valdina muore a Palermo nel 1577 e gli succede il nipote Andrea III cui subentra, nel 1589, Maurizio Valdina. Quest’ultimo muore a 22 anni e sarà il fratello Pietro a portare ai massimi vertici il Casato dei Valdina. Nel 1623 Pietro diventa Marchese di Rocca ed ottiene la facoltà di aggiungere il suo cognome al Borgo che si chiamerà, così, Roccavaldina. Di passaggio in passaggio si avvicenderanno, nel possesso del feudo, il primogenito Andrea IV; Giovanni Valdina Vignolo (1660); il cugino Francesco (1703) e il figlio Giovanni Valdina Vhart (1764): vendute le Baronie di Rocca e Maurojanni, i Valdina vivono nel Castello-Palazzo di Roccavaldina che rimarrà ai discendenti per parte femminile e ai quali appartiene, oggi, alla Famiglia Nastasi de Spucches.

LO SAPEVI CHE?

Il Castello-Palazzo, secondo fonti documentali, ospitò Michelangelo Merisi da Caravaggio che dalla fine del 1608 alla prima metà del 1609 era a Messina dove realizzò la “Resurrezione di Lazzaro” e l’”Adorazione dei pastori”. Nella ricca pinacoteca del Palazzo vi era una sua opera, un “Crocifisso”, andata perduta.

Il Castello-Palazzo

Il Castello, com’è adesso, può riferirsi alla fine del sec. XV, cui allude anche il portale ogivale d’ingresso. A pianta quadrangolare, rimangono due torri angolari circolari ma, verosimilmente, altre due dovevano essere innestate sul prospetto ad ovest. Sull’autore del progetto di ampliamento cinquecentesco per il Palazzo baronale residenziale, si sono fatti i nomi del fiorentino Camillo Camilliani e del cefaludese Jacopo Del Duca. Il primo è da escludere perché architetto militare che, peraltro, era impegnato nel 1583-84 in giro per la Sicilia per rilevare le torri di avvistamento e progettarne di nuove. L’attribuzione a Jacopo Del Duca si basa su certe affinità compositive con la sua Tribuna di San Giovanni di Malta a Messina. Non è stato tenuto in considerazione il carrarese Andrea Calamech che potrebbe, invece, esserne autore, soprattutto per l’uso del bugnato da lui applicato nel Palazzo Balsamo del Principe di Roccafiorita (1580 circa) e nell’Ospedale Maggiore (1571-77) a Messina, bugnato che caratterizza fortemente il Palazzo di Roccavaldina. Si tenga anche conto che Andrea Calamech fu a Roccavaldina nel 1566 per realizzare la statua marmorea della “Madonna delle Grazie" nel Duomo.

Un Castello incantato da mille e una notte

Divenuto Giovanbattista Nastasi De Spucches titolare della baronia di Roccavaldina, Castello e terre divennero proprietà della famiglia Nastasi De Spucches. Nel 1960 il Castello fu oggetto di alcuni restauri da parte del dott. Vittorio Nastasi De Spucches e sei anni dopo fu dichiarato dal Ministero dei Beni Culturali monumento storico di interesse particolarmente importante. L’ultimo, sapiente ed elegante restauro risale al 2000, a cura della figlia di VittorioFrancesca Nastasi De Spucches attuale comproprietaria insieme al fratello Vincenzo, su progetto e direzione lavori della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, che lo ha salvato dal degrado. Il complesso Castello-Palazzo di Roccavaldina è dimora privata degli ultimi discendenti dell’antico casato dei Valdina che oltre ad averlo recuperato, lo valorizzano aprendolo alla fruizione per visite guidate su prenotazione al n. 3283484342, matrimoni di charme, eventi privati, mostre, congressi, ambientazioni fotografiche e cinematografiche, meeting aziendali. Un luogo unico per storia e architettura, con ampi saloni interni densi di atmosfera e un terrazzo panoramico con vista sulle Isole Eolie, insomma, “un Castello incantato da mille e una notte”.

 

Info:

Il Castello di Roccavaldina

Piazza Del Popolo, 4,
98040 Roccavaldina (ME)
Tel.: +39 328 3484342
Mail: ilcastellodiroccavaldina@gmail.com

https://www.ilcastellodiroccavaldina.com/

(foto dal sito https://www.ilcastellodiroccavaldina.com/)

Castello di Roccavaldina
Piazza del Popolo, 4, 98040 Roccavaldina ME