Giovanni Alfonso Borelli

Matematico, fisico, medico e astronomo inventore dell’eliostato

Giovanni Alfonso Borelli

La Vita

Giovanni Alfonso Borelli nacque a Messina il 28 gennaio 1608. Secondo alcune fonti era nativo di Napoli ma la nascita messinese è certa dal momento che egli stesso, nella “Risposta di Gio: Alfonso Borelli” stampata a Messina il 29 novembre 1667 si definisce “Messinese Matematico dello Studio di Pisa”. Nel 1630 è a Roma, allievo dell’abate, matematico, fisico e accademico Benedetto Castelli. Segnalato dallo stesso Castelli, nel 1635 ebbe una cattedra vacante di nuova lettura de matematiche all’Università di Messina. Borelli fu studioso eclettico e versatile, assertore della dottrina di Galileo Galilei e fu il primo ad applicare il metodo matematico ai problemi di natura biologica. Membro dell’Accademia del Cimento, fu maestro di Marcello Malpighi che insegnò anche lui all’Università messinese. Docente a Pisa nel 1656 dove fondò l’Accademia degli Investigandi, nel 1667 ritornò nella sua Messina dove rimase ad insegnare fino al 1674. Costretto a fuggire a causa della rivolta antispagnola scoppiata in quell’anno, si stabilì a Roma dove fondò, nel 1677, l'Accademia dell'Esperienza conosciuta anche come Accademia di Fisica-Matematica e dove morirà, il 31 dicembre del 1679.

Giovanni Alfonso Borelli
LO SAPEVI CHE?

Giovanni Alfonso Borelli spiegò, per primo, che la traiettoria delle comete non è circolare ma ellittica. Proseguendo nei tentativi di Galileo Galilei volti alla misurazione della velocità della luce, eseguì un ardito esperimento con un sistema di specchi riflettenti sulla distanza tra Pistoia e Firenze, circa 35 km. Il metodo fu poi ripreso dal francese Armand Hippolyte Fizeau nel 1849.

Le opere

La prima opera da medico Borelli la pubblicò nel 1649 col titolo Sulle cagioni delle febbri maligne della Sicilia negli anni 1647-1648. Nello stesso anno pubblicò Euclides restitutus, sive prisca geometriae elementa, brevius, & facilius contexta, una revisione degli Elementi di Euclide (sec. IV a.C.) di grande importanza matematica. Dopo l’apparizione di una cometa a Pisa, si pubblicò la sua Lettera del movimento della cometa apparsa il mese di dicembre del 1664 a Pisa (1665). Fra le tante altre opere dove Borelli spaziò tra la matematica e la fisica, tra l’anatomia e la fisiologia, sono da ricordare De VI Percussionis, et Motionibus Naturalibus a Gravitate Pendentibus. (Bologna 1667); Osservazioni intorno alle virtù ineguali degli occhi. (Messina 1669); De motionibus naturalibus a gravitate pendentibus. (Bologna 1670). La sua opera più importante è il trattato De Motu Animalium (1680), uscito postumo, dove applicò il movimento muscolare animale ai principi della meccanica, estendendo così all'ambito biologico il metodo di analisi geometrico-matematico-meccanico di Galileo. Per questo è considerato il padre della iatromeccanica (l'organismo umano inteso come assemblaggio di macchine diverse, ciascuna con una struttura e un compito ben definito).

 

L’ Astronomo

Borelli si occupò anche di astronomia e nel 1666 diede alle stampe, a Pisa, Theoricae medieorum planetarum ex causis phisicis deductaem interessandosi del movimento dei satelliti di Giove. Pare che tale decisione di circoscrivere le indagini a questi soli corpi fu dovuta al fatto di non andare contro alle teorie geocentriche tolemaiche che erano state imposte dalla Chiesa. In questo studio egli sostenne che tutti i satelliti fossero attratti da Giove ipotizzando un movimento planetario curvilineo dovuto all’azione di due forze, una centrifuga che tende ad avvicinarli a Giove e l’altra dettata dall’orbita circolare intorno ad esso che li respinge: la combinazione di queste due forze tende all’equilibrio nel senso che l’attrazione verso Giove è costante mentre è inversamente proporzionale alla distanza la spinta contraria. Giovanni Alfonso Borelli fu anche l’inventore dell’eliostato, un congegno di specchi che riflette in maniera costante un fascio di luce solare verso una direzione fissa, muovendosi secondo il moto apparente del Sole. L’eliostato è essenziale nei telescopi a torre e oggi è fondamentale nel settore delle energie rinnovabili, negli impianti fotovoltaici e nelle centrali a solare termico.   

Messina