Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani – Villaggio Gesso

Fra suoni, strumenti musicali popolari e oggetti d’uso agro-pastorali

Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani – Villaggio Gesso

Nell’antico Casale di Gesso, uno dei 48 del territorio comunale di Messina, nasceva nel 1996 quest’importante Museo ad opera dell’Associazione Culturale “KiKlos” di cui è curatore scientifico Mario Sarica, autore di rilevanti contributi di studi etnomusicologici e demoetnoantropologici. Ancora oggi rappresenta l’unico esempio in Sicilia di struttura museografica dedicata al patrimonio etnorganologico, cioè agli strumenti da suono e musicali della cultura di tradizione agropastorale.

Contatti: www.museomusicapeloritani.it
E-mail: mailbox@museomusicapeloritani.it
Telefono: 3470696356 - 3388565063

Museo Gesso

Il Museo

La struttura museale sorge in via Basiliani e si articola in quattro sale che, oltre ad esporre variegate collezioni di strumenti musicali e da suono, evidenzia con un apparato iconografico, schede didattico-informative e supporti video, le caratteristiche di ogni strumento, le occasioni d’uso e le funzioni cerimoniali cui assolveva. Un itinerario che inizia con una sezione dedicata alla storia di Gesso, al suo patrimonio architettonico e artistico e alla produzione di gesso, che ha caratterizzato la sua economia conferendogli anche il toponimo. Oltre alle diverse tipologie di strumenti da suono e musicali popolari, trovano spazio manufatti del lavoro agro-pastorale legato ai cicli del vino, dell’olio, del grano, del formaggio e della neve. Un Museo attivo e interdisciplinare che si configura anche quale spazio di incontro e di esibizione attraverso eventi, per i tanti suonatori, cantori e laboratori didattici, per i costruttori di tradizione. Ed è proprio per la sua rilevante funzione demoetnoantropologica che il Museo ha avuto riconosciuto dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con provvedimento tutorio, l’assoluto valore culturale dei beni in esso custoditi.

LO SAPEVI CHE?

Per la sua importanza il Museo è stato inserito nella piattaforma internazionale digitale izi.travel, una piattaforma globale presente in oltre 100 paesi al mondo con più di 60 lingue e 14 mila audioguide. È possibile così scaricare all’interno del proprio dispositivo l’audioguida per utilizzarla nel Museo offline.

Gli strumenti da suono e musicali

Oltre 450 strumenti esposti sottolineano il ruolo centrale che avevano nella società agro-pastorale, in particolare gli aerofoni pastorali (flauto di canna; clarinetto di canna; zampogna a paro). Altre sezioni sono dedicate agli aerofoni, idiofoni, membranofoni e cordofoni della tradizione siciliana e del territorio peloritano in ambiti di festa e di lavoro. Di particolare interesse le trombe di conchiglie (brogni o trummi), strumenti arcaici più noti per la loro funzione di segnale nella pesca e nell’attività contadina. I flauti diritti di canna (frauti), semplici, doppi e tripli, strumenti virtuosistici preminenti nei momenti festivi popolari, accompagnati dal tamburello (tammureddu), completano il panorama degli aerofoni pastorali siciliani. La zampogna a paro (ciaramedda) peloritana, oltre ad essere lo strumento-simbolo del Natale, assolveva anche a compiti di festa per la danza e l’accompagnamento al canto solistico o a più voci. Oggetti particolari sono, fra gli altri, gli scacciapensieri (marranzani), i triangoli (azzarini) mentre una cospicua raccolta di tamburi, chitarre, mandolini, violini, organetti diatonici testimonia la grande vitalità della cultura musicale di tradizione siciliana.

Gli oggetti agropastorali, cerimoniali e festivi

Oltre agli strumenti da suono e musicali, ampi spazi espositivi sono dedicati ad oggetti agropastorali dei Peloritani, utensili e costumi di lavoro, cerimoniali e carnevaleschi legati ai “produttori di suono”. Così è possibile ammirare i costumi della sfilata carnevalesca del martedì grasso a Saponara, l’Orso e il suonatore di brogna; la maschera del Diavulazzu di Savoca; il costume del Giudeo di San Fratello e gli abiti confraternali di Castroreale, Longi e  Alcara Li Fusi.  Fra gli oggetti di lavoro e di uso quotidiano, sono esposti il costume del capraio dei Peloritani, cucchiai pastorali, barilotti, borracce e una sezione è dedicata al ciclo del grano. Una sala d’animazione musicale espone, fra l’altro, u cavaduzzu e l’omu sabbaggiu, curiose maschere pirotecniche, e una collezione di pupi siciliani appartenuti all’oprante messinese Ninì Cocivera. Il Museo è dotato di una sala multimediale con la storia della riproduzione del suono, dal pianino a cilindro al fonografo di Edison, ai grammofoni, al giradischi; una biblioteca di cultura popolare siciliana; un bookshop e una postazione informatica di approfondimento con area d’ascolto dei repertori strumentali e vocali di festa e di lavoro. Nel giardino officinale si può ammirare anche una rarità: l’arpa eolica suonata dal vento.

Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani – Villaggio Gesso
Via Basiliani, villaggio, 98153 Gesso ME
338 8565063