
I Monti Nebrodi
Il toponimo deriva dal greco
nebrós, "cerbiatto", intesi anche col nome di Caronie e, insieme alle Madonie ad ovest e ai Peloritani ad est, formano l’Appennino Siciliano estendendosi nelle tre province di Messina, Catania ed Enna. Questa etimologia la si trova in Gaio Giulio Solino (210 circa – dopo il 258?) nei suoi Collectanea rerum memorabilium che cita daini e cervi “Nebroden damnae et hinulei gregatim pervagantur: inde Nebrodes”. Gran parte della catena montuosa con i boschi che la ricoprono fa parte del Parco dei Nebrodi, la più grande area protetta della Sicilia con quasi 86 mila ettari di superficie, istituita il 4 agosto 1993. Il territorio, caratterizzato da una fitta vegetazione d’alto fusto, pascoli, laghi, macchia mediterranea, presenta un andamento dolce dei rilievi montuosi di rocce argillose e arenarie di formazione terziaria, con ampie vallate solcate da larghe fiumare che sfociano nel mar Tirreno. Dove sono presenti in maggioranza i calcari, la conformazione assume aspetti dolomitici con aree tormentate come nel Monte San Fratello e nelle Rocche del Crasto. Fra le varie attrattive, il “Parco Avventura” in località Bosco Soprano a 4 km. dal centro abitato di Longi.