

Splendido esempio di scultura neoclassica
Realizzata nel 1842 su progetto dell’architetto messinese Carlo Falconieri che si ispirò al neo-rinascimento toscano, fu collocata in piazza Ottagona (l’attuale piazza Juvarra). Nel 1957 fu trasferita in piazza Basicò a monte della via S. Agostino, dove oggi si trova.
Nato a Messina il 20 ottobre 1809, nella sua città si forma artisticamente presso la scuola del pittore Letterio Subba ma il suo spirito ribelle e avventuroso lo porta a partecipare alle prime sollevazioni liberali fino al 1827, anno in cui gli viene offerta da Francesco I la direzione dei Pensionati delle Belle Arti a Roma. Il temperamento irrequieto lo porta ancora a vagabondare e, nel 1831, è a Firenze per poi tornare nuovamente a Roma, dove rimane per circa 12 anni. Insieme agli architetti Francesco Gasperoni e Giuseppe Servi fonda un giornale d'informazione e di critica artistica, "il Tiberino", in difesa del neoclassicismo e in aperta condanna del romanticismo. Nel 1842 torna a Messina dove riaffiora ancora una volta la sua indole ribelle e, nel 1848, è fra le barricate a combattere durante i moti rivoluzionari messinesi antiborbonici: in conseguenza di ciò è costretto all'esilio e riprende la congeniale vita di peregrinazioni in Italia e all'estero, accompagnata da intensi studi e ricerche. Carlo Falconieri morirà lontano dalla sua Messina, cui il suo animo si era sempre rivolto con memore tenerezza, il 15 marzo 1891, trovando sepoltura nel Campo Verano a Roma.
Nella “Rampa della Colomba” adiacente alla “Fontana “Falconieri”, sui parapetti laterali sono state collocate nove sirenidi in vetro resina che replicano quella della fontana con la testa d’aquila. Le opere sono state decorate dagli artisti Enzo Togo, Antonello Bonanno Conti, Paolo Bossa, Simone Caliò, Filippo De Mariano, Concetta De Pasquale e Carmelo Pugliatti.
Nel 1833 Carlo Falconieri progetta un cimitero monumentale a Napoli e, tornato nella sua Messina nel 1842 perché chiamato dal Senato in occasione delle feste secolari della Madonna della Lettera, progetta e realizza la fontana che prende il suo nome, il Palazzo del Peculio Frumentario e un tempietto destinato ad accogliere il monumento a Francesco Maurolico, all'interno dell’odierna Villa Mazzini (1859). Ma la sua opera messinese più bella, ancora esistente, è la villa–castello che realizza per Tommaso Landi nel 1847, su un'altura dominante il Torrente Boccetta. Seguono il teatro Chiabrera a Savona, la Corte Superiore di Cassazione a S. Maria Novella e il Ministero degli Affari Esteri al palazzo della Signoria, a Firenze. Nel 1865 è ingegnere-architetto del governo italiano e proprio a lui, in occasione del trasferimento della capitale da Torino a Firenze, viene affidato il prestigioso incarico di adattare, nel palazzo Vecchio e nel teatro Medici agli Uffizi, le sedi delle due assemblee legislative. In questo periodo ricadono i quattro anni di residenza a Londra, dove Falconieri esegue lavori a Buckingam Palace e progetta un imponente e scenografico cimitero che non sarà realizzato.
Fu inaugurata nel 1843 sebbene gli fosse stata commissionata dal Senato cittadino nel 1842, nella ricorrenza delle feste secolari in onore della Madonna della Lettera per il diciottesimo centenario dell’arrivo in città della Lettera della Vergine. È composta da una vasca geometrica, posta sopra una piattaforma ottagonale dove su quattro basamenti poggiano “sirenidi” in ferro raffiguranti mostri con corpo di pesce e testa di aquila, di delfino, di leone e di uomo. Sulle basi si trova impresso il marchio della fonderia che li realizzò, con la scritta: “Fonderia Oretea diretta da Michelini in Palermo 1846”. All’interno della vasca maggiore ed alle spalle delle quattro mostruose raffigurazioni, si ergono dei “lunettoni” in marmo bianco con eleganti decorazioni a motivi floreali. Dal centro s’innalza una stele a piramide tronca su tre facce della quale si trovano scolpite, a bassorilievo, delle raffinatissime allegorie con stilizzazioni floreali e raffigurazioni di animali fantastici. Quindi, si eleva una stele più piccola che sorregge un’ultima vasca ovale, ancora più piccola, e un’ultima stele ornata con fogliami a spirale e due conchiglie marine, che concludono l’estensione in altezza della fontana.
(Foto di Roberto Principato)