Il Museo del “Quartiere Avignone” a Messina

Dove visse ed operò S. Annibale Maria Di Francia

Il Museo del “Quartiere Avignone” a Messina

L’”Apostolo del Rogate”, l’amico dei poveri e dei diseredati, Annibale Maria Di Francia nel più degradato e abbandonato quartiere di Messina, fra ‘800 e ‘900. 

Il Museo del “Quartiere Avignone” a Messina

S. Annibale Maria Di Francia

Annibale Maria di Francia nacque a Messina il 5 luglio 1851. A 7 anni, nel collegio “San Nicolò” dei Padri Cistercensi, si distinse per un atto di carità nei confronti di un povero che veniva dileggiato dai compagni. A 17 anni, nel 1868, ebbe la vocazione del “Rogate” nella chiesa di S. Giovanni di Malta, intuì, cioè, l’importanza della preghiera per le vocazioni. Divenuto diacono nella chiesa del Monastero di Montevergine il 26 maggio 1877 e consacrato sacerdote il 16 marzo 1878, da un incontro con il mendicante cieco Francesco Zancone ha inizio il suo apostolato di carità e aiuto verso i poveri nel misero e degradato “Quartiere Avignone” della città. Nel 1882 vi fonda l’Orfanotrofio femminile e, quello maschile, l’anno successivo. Nel 1887 istituisce la Congregazione delle “Figlie del Divino Zelo” e nel 1897 quello dei “Rogazionisti del Cuore di Gesù”. Muore l’1 giugno 1927 nel Santuario della Madonna della Guardia a Faro Superiore. Dichiarato beato nel 1990 da papa Giovanni Paolo II, è stato santificato dallo stesso pontefice nel 2004. La Basilica Santuario di S. Antonio custodiva anche le sue spoglie mortali, oggi traslate in una cripta appositamente realizzata, in adiacenza al tempio.

LO SAPEVI CHE?

I vecchi messinesi ricordano ancora, con commozione, ciò che di S. Annibale Maria Di Francia si diceva: “Chista è a casa du patri Francia, cu veni veni, s’assetta e mancia” (Questa è la casa del padre Francia, chi viene si siede e mangia).

Il Museo del “Quartiere Avignone”

Al numero civico 279 di via Cesare Battisti nei locali dell’Istituto annesso alla Basilica Santuario di S. Antonio, si trova il Museo dedicato a Padre Annibale Maria di Francia. Progettato dall'ing. arch. Livio Lucà Trombetta, è stato inaugurato nell'anno 2000 ed è stato ricostruito, in scala ½, il “Quartiere Avignone”, luogo appunto dove S. Annibale Maria di Francia iniziò la sua opera misericordiosa verso gli orfani e i poveri. Oltre al quartiere, sono anche rappresentati i tre vicoli dove, nel primo, vivevano in estrema indigenza i poveri abitanti. Nel secondo si convogliava tutta l'attività del quartiere, luogo d'incontro e di ricreazione; nel vicolo si affacciavano la sartoria, la tipografia e la calzoleria. Nel terzo prospettavano la Cappella edificata nel 1886 e le stanze dei religiosi. Dopo il terremoto del 1908, anche S. Annibale abitò in questo vicolo. Nel Museo sono collocate, inoltre, delle bacheche contenenti utensili d'arte povera del “Quartiere Avignone”; attrezzi usati nelle officine delle "Casette Avignone"; tutti i ricordi e le vesti del Santo. Una vetrina è anche dedicata alle due Congregazioni fondate da S. Annibale: i " Rogazionisti " e le " Figlie del Divino Zelo".

Il “Tesoro”

Articolato in due sale, il “Tesoro” del Santuario è ubicato sulla destra dell’ingresso alla cripta di S. Annibale. Nella prima sono esposti paramenti sacerdotali e oggetti relativi al Santo e nella seconda, dedicata a Sant’Antonio di Padova che col Sacro Cuore di Gesù è contitolare della Basilica Santuario, sono custoditi oggetti devozionali. Fra questi, un calice in argento cesellato a mano offerto dalla famiglia Strocio il 24 luglio 1923 e un prezioso reliquiario della Santa Croce, anch’esso in argento cesellato a mano con l’iscrizione: A.D. Placidus Manna pro eius devot. Fecit 1718”. Si conservano, inoltre, le due casule donate dal Pontefice San Giovanni Paolo II alla Congregazione dei Rogazionisti, da lui indossate in occasione del Rito di Beatificazione (San Pietro in Vaticano, 7 ottobre 1990) e di Canonizzazione (S. Pietro in Vaticano, 16 maggio 2004) di Padre Annibale. E ancora, fra i tanti reperti, una collezione di “santini” (immaginette sacre), ex-voto in argento, reliquiari, ostensori, candelieri, una tovaglia a mantovana in catena d’oro per l’altare di Sant’Antonio e lo scapolare festivo della statua di S. Antonio con cuciti ex voto in oro.

Museo Annibale di Francia
Via Santa Cecilia, 121, 98123 Messina ME