Giacomo Rondinella

Un cantante, compositore e attore messinese che ha segnato un’epoca

Giacomo Rondinella

Il 26 febbraio 2015, all'età di 91 anni, nell'ospedale S. Andrea di Roma moriva il primo cantante ad aver inciso Malafemmena”, il brano composto e musicato da Totò nel 1951 e la cui versione, a oggi, rimane la più celebre mai incisa. Si chiamava Giacomo Rondinella, voce storica della canzone napoletana.

La vita

Giacomo Rondinella nasce a Messina il 30 agosto 1923. Figlio di Ciccillo e di Maria Sportelli, cantanti e attori specializzati nel repertorio di genere napoletano, i genitori che non vogliono che segua il loro mestiere lo iscrivono all’Istituto Nautico per conseguire il diploma di capitano di lungo corso. Allo scoppio del Secondo conflitto mondiale, si arruola in Marina nel Battaglione “San Marco” e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si dedica al pugilato con scarsi risultati. Vince nel 1944 il concorso di “Voci Nuove” indetto da Radio Napoli e da questo momento ha inizio la sua splendida carriera di cantante melodico-sentimentale che lo porterà a diventare un’autentica star della canzone napoletana. Nel 1945 il debutto nel mondo dello spettacolo con la rivista “Imputati…alziamoci! “di Michele Galdieri e dove interpreta e lancia, per la prima volta, la canzone “Munasterio 'e Santa Chiara”, che diventerà un successo mondiale. Partecipa ad alcuni spettacoli del mitico duo Garinei e Giovannini fra i quali “Cantachiaro n.2” con Anna Magnani e Gino Cervi (1945), “Sono le dieci e tutto va bene” con la Compagnia Za-Bum (1946) e “Black and White” (1951).

 

LO SAPEVI CHE?

Giacomo Rondinella, un mito, un’icona della musica napoletana, un messinese, ebbe il merito di scoprire da talent scout due grandi attrici italiane: grazie a lui una giovanissima Virna Lisi arrivò al produttore Antonio Ferrigno e Marisa Allasio lavorò in “Poveri ma belli” e “Belle ma povere” di Dino Risi.

Il cantante

Importante interprete del repertorio melodico partenopeo, Rondinella debutta come cantante nel 1951 con "Luna rossa", alla quale seguono, oltre "Malafemmena", fra le tantissime altre, “Me so ‘mbriacato “e sole” (1951), “Anema e core” (1951), “Che m’ha saputo fa stu quarto ‘e luna” (1951), “Nun t’addurmì” (1956), “Guaglione” (1956), “’Na voce  ‘na chitarra e ‘o poco ‘e luna” (1956), “Sciummo” (1956), “Aggio perduto ‘o suonnu” (1956), “’O calippese napulitano” (1958), “’A resatella” (1958), "Serenella" (1961), “Il nostro amore” (1962), “So’ turnato cu tte” (1964), “Guappetella” (1968),  "Giuvanne simpatia" (1969). Nel 1960 partecipa al 7º Festival della Canzone Città di Roma dove interpreta “Io credo in te” e “Non dirmi di no” in abbinamento con Jula De Palma, e, “Stella trasteverina”, in abbinamento con Giorgio Consolini. Nel 1961 è la volta del “Giugno della Canzone Napoletana” con la composizione “E aspetto a te”, eseguita in abbinamento con Fausto Cigliano. E ancora, nel 1962, partecipa al Festival di Sanremo dove in abbinamento con Gesy Sebena canta “Il nostro amore”. Nel 1963, debutta alla prima edizione del Cantagiro di Ezio Radaelli, proponendo la romantica “Canto all’amore.

L’attore

Bello, alto, atletico e dongiovanni, fotogenico, disinvolto, di Giacomo Rondinella ben presto si accorge anche il cinema e i produttori cinematografici, consapevoli del successo che il giovane cantante può ottenere sullo schermo, se lo contendono dal dopoguerra in poi per girare pellicole di grande successo. “Notte di tempesta” il suo primo film, diretto nel 1946 da Gianni Franciolini cui seguono, tra i tantissimi, “L’isola del sogno” di Ernesto Remani (1947), “Ultimo amore” di Luigi Chiarini (1947), “Natale al campo 119” di Pietro Francisci (1947), “Napoli milionaria” del grande Eduardo De Filippo (1950), “Porca miseria!”  di Giorgio Bianchi (1951), “Solo per te Lucia” di Franco Rossi (1952), “Viva il cinema!” di Enzo Trapani e Giorgio Baldaccini (1952), “Dov’è la libertà…?” di Roberto Rossellini, con Totò (1954).  Ma a consegnarlo alla storia dello spettacolo è il film “Carosello napoletano” del 1954, diretto da Ettore Giannini. Con attori del calibro di Sophia Loren e Paolo Stoppa (il film vinse il “Prix International” al Festival di Cannes 1954), Giacomo Rondinella oltre a recitare interpreta quasi tutte le canzoni. Per la sua bellezza e importanza, il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.

Messina