Chiesa Gesù e Maria del Buon Viaggio al Ringo

Suggestioni barocche

Chiesa Gesù e Maria del Buon Viaggio al Ringo

Restaurata integralmente nel 1983, in tale occasione rinacque uno dei luoghi fra i più suggestivi e ricchi di storia di Messina, sopravvissuto a terremoti e ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Chiesa Gesù e Maria del Buon Viaggio al Ringo

La Storia

Era il 1598 quando si iniziava, nel borgo del “Ringo”, la costruzione di un oratorio voluto dal “Gentiluomo messinese” don Lorenzo Abate, con licenza dell’arcivescovo di Messina, mons. don Francesco Velardes della Cuenca. Nasceva, così, anche la devozione messinese alla Madonna del Buon Viaggio che, in breve, si andò talmente incrementando da richiederne l’ampliamento e la trasformazione architettonica a carattere monumentale. E’ il dotto gesuita Placido Samperi ad informarci di ciò, da testimone oculare quando nel 1644 dava alle stampe la sua ponderosa “Iconologia della Gloriosa Vergine Madre di Dio Maria Protettrice di Messina” : “Ma perché la chiesa è un poco angusta, essendosi accresciute, per la clemenza, e salubrità di quell’aria, le habitationi intorno, alcune persone, che stanno quivi vicino, e han particolare divotione alla Beata Vergine, han pensato di dilatare i confini di essa, facendola più capace; e han cominciata una sontuosa facciata, dalla quale si argomenta l’artificioso disegno del futuro edificio”.  Nel 1682 ospitò i Carmelitani Scalzi e, dopo il terremoto del 5 febbraio 1783, la Chiesa venne rimaneggiata e superò indenne l’altro sisma del 28 dicembre 1908.

LO SAPEVI CHE?

La Chiesa è comunemente intesa anche "del Ringo" dal nome dell'antico borgo che rimanda al termine francese “haranguer”, cioè allinearsi, schierarsi, mettersi in riga e quindi l’arringarsi dei cavalieri nei tornei che poi si svolgevano nell’altro borgo di Giostra.

L’Architettura

Ignoto è rimasto l’architetto artefice di questa “sontuosa facciata” che si mosse, comunque, nel solco del tardo manierismo romano ispirandosi alla chiesa del Gesù, appunto il tipo della chiesa controriformata, progettata da Jacopo Barozzi detto “il Vignola” nel 1571 con la facciata ideata da Giacomo della Porta nel 1575. Una facciata tutt’altro che schematica, arricchita da nicchie con le statue a tutto tondo di Gesù e Maria con iscrizione dedicatoria alla base e tenenti un tempo, attraverso fori nelle mani, due lampade a servire da guida e riferimento nella notte a pescatori e naviganti; da lesene binate di ordine composito; dal frontone triangolare. Un occhio a Roma, quindi, ed uno a Messina, alla grande tradizione tardo-rinascimentale di architetti come il toscano Giovan Angelo Montorsoli e il bergamasco Polidoro Caldara da Caravaggio. Di quest’ultimo, in particolare, è la citazione dei motivi decorativi fitoformi dei portali laterali della Cattedrale nell’architrave del portale della chiesa del Ringo. Una chiesa ad unica navata, una grande aula non mediata da colonne o pilastri e perciò perfettamente funzionale ad accogliere un maggior numero di fedeli per la devozione collettiva.

Le opere d’arte

La Chiesa è una pinacoteca che custodisce preziosi dipinti testimonianza delle arti figurative messinesi del ‘600 e del ‘700, in un’architettura religiosa coeva che rappresenta un fatto eccezionale per la città: il “Trionfo della Croce tra Gesù e Maria”, grande tela di ignoto (sec. XVIII) in una barocca cornice lignea dorata; la “Madonna del Rosario col Bambino e i santi Domenico e Caterina”, dipinto di ignoto (sec. XVIII), contornata dai 15 Misteri del Rosario con le storie di Gesù e Maria e in basso le “anime purganti” in preghiera; “S. Antonio di Padova con il Bambino Gesù” (sec. XVII) e la “Madonna del Buon Viaggio” (1610) di Giovan Simone Comandè (Messina 1580-1626). All’interno di una fastosa cornice decorativa in stucco con angeli e l’Eterno Padre, quest’ultimo dipinto, oltre che essere una pregevole opera d’arte, rappresenta una notevole testimonianza di com’era la forma urbana di Messina agli inizi del Seicento poiché raffigura in basso la città vista dal porto. Gli altari in marmo policromo risalgono al secolo XVIII. Il bel simulacro della Madonna del Buon Viaggio col Bambino in braccio, del 1907, viene portato in processione il giorno della festa l’ultima domenica d’agosto.

(Foto Roberto Principato)

Chiesa di Gesù e Maria del Buon Viaggio
Viale della Libertà, 98121 Messina ME