

Inespugnabile fortezza pentagonale a signoreggiare il porto
La fortezza era ritenuta inespugnabile ed infatti, in tutta la sua esistenza, subì tre sole rese non dovute peraltro ad assalti: agli Spagnoli nel 1718; alle armate di Carlo di Borbone nel 1735 ed infine, quella del 12 marzo 1861 alle truppe italiane comandate dal generale Cialdini.
Dopo la fallita rivolta antispagnola iniziata da Messina, alleata con la Francia, il 7 luglio 1674 e conclusa il 17 settembre 1678 con le trattative di pace tra Francia, Spagna e la sua alleata Olanda, a Nimega, il 5 gennaio 1679 giungeva in città il nuovo Vicerè Don Francesco Benavides, conte di S. Stefano. Il giorno dopo egli avviava una feroce restaurazione nella quale, fra l’altro, ordinava la costruzione di una cittadella fortificata nella penisola falcata di San Raineri. L’architetto tedesco Carlos de Grunenbergh, incaricato di progettarla, pensò ad una fortezza con pianta pentagonale bastionata agli angoli che presentava l’innegabile vantaggio di essere totalmente staccata e isolata dalla città. Inoltre, consentiva l’assoluto e completo controllo del porto e della città stessa. I lavori ebbero inizio nel 1681 e ultimati nel 1686. Per la sua costruzione furono spesi 673.937 scudi ed un intero quartiere, dove abitavano 8.000 persone, venne completamente raso al suolo. Si abbatterono, inoltre, sontuosi palazzi e parecchie chiese, fra le quali, S. Giovanni Nepomuceno; S. Elena; S. Omobono; S. Maria della Grazia con l’attiguo convento dei Carmelitani e il monastero dei Benedettini.
Non sempre le artiglierie della Cittadella tuonavano con intenzioni offensive: le feste secolari in onore della Madonna della Lettera, infatti, venivano salutate in segno di giubilo con lo sparo di “100 e 1 colpi di cannone”.
Circondata dall’acqua per tutto il suo perimetro e ulteriormente rafforzata sui fronti nord e sud da due “rivellini” (bastioni a cuneo avanzati), costituiva l’immediata traduzione dei caratteri strategico-militari della fortezza imprendibile rinascimentale. Al pari di tutte le architetture militari concepite come strutture rigidamente funzionali ed essenziali, nella Cittadella venne concentrata, in maniera eclatante, tutta la variegata ed esplosiva tipologia decorativa nei portali con le caratteristiche decorazioni a spirali, chiocciolette di gusto spagnolesco eseguite dai maestri Biundo, Amato e Viola, già noti nel panorama artistico del tempo come “lapidarum incisores messanenses”. Esemplare in tal senso, nella sua magniloquenza formale e compositiva, è la “Porta Grazia”, dal 1961 sistemata in piazza Casa Pia. Nei cinque bastioni emergenti (“Norimberga”, “S, Carlo”, “S. Francesco”, “S. Stefano” e “S. Diego”) veniva ulteriormente ribadita l’affermazione del “sistema bastionato italiano” quale diretta conseguenza dell’avvento delle artiglierie che avevano già fatto tramontare, per sempre, la difesa medievale cosiddetta “all’arma bianca”.
Carlos de Grunenbergh o Grunembergh fu architetto e ingegnere militare tedesco. Nato a Colonia, si recò giovanissimo a Parigi per studiare. Al 1656 risale la prima notizia conosciuta su di lui, quando era in Spagna col titolo di “Coronel de Alemanes”. Specializzato in strutture fortificate, operò in Spagna verso la metà del ‘600 con il fratello Fernando. Alla fine del secolo XVII, al servizio dei Vicerè di Sicilia, fu attivo in tutta l’Isola dal 1671 al 1687 con la progettazione e realizzazione di importanti opere fortificate ad Augusta, Trapani, Siracusa, Catania e Messina. Ad Augusta realizzò la cinta muraria bastionata, progetto del 1671 con la “Porta Spagnola” o “Porta Santo Stefano”, ideata e costruita nel 1681 su richiesta del viceré Don Francesco Benavides conte di Santo Stefano. A Trapani, sempre nel 1671, progettò la Torre di Ligny e a Siracusa le fortificazioni cittadine a partire dal 1673. Le fortificazioni di Catania datano del 1676, al tempo del Vicerè Castel Rodrigo. Carlos de Grunembergh morì a Messina e fu sepolto, in quanto Cavaliere di Malta, nella chiesa di San Giovanni di Malta dove non esiste più la tomba, travolta dal sisma del 1908.