Fontana del Nettuno

Fontane e Fortezze del Rinascimento

Messina, la grande "metropoli" del Cinquecento

Messina nel 1500 si evidenziava come una delle città più ricche della Sicilia. La sua posizione geografica e il suo porto naturale le diedero occasione di diventare una grande "metropoli" del Mediterraneo: i flussi economici che in essa e da essa convergevano, la politica, che nel bene e nel male, la rese quasi una repubblica a parte, indipendente dal regno, tutto questo contribuì a fare della città la perla della Sicilia, suscitando nelle altre città invidie e odi. Si presentava come una città non solo ricca, ma anche cosmopolita, infatti tra XV e XVI sec. erano presenti in città i consolati di diversi stati e nazioni (calabresi, liparoti, napoletani, francesi, portoghesi, inglesi, galiziani).

Messina, dopo l'impresa di Tunisi del (1535), accolse l'Imperatore Carlo V che la volle dotata di una nuova cinta muraria e di una serie di fortificazioni perché la definì “Chiave del Regno”.

La costruzione del nuovo sistema di difesa rientrò in un più ampio progetto di urbanizzazione con la realizzazione di nuovi edifici, chiese e fontane.

Il terremoto del 1908, che rase al suolo la città, risparmio le due splendide fontane di Orione e del Nettuno, la Lanterna del Montorsoli e le imponenti fortezze di S. Salvatore, Gonzaga e Castellaccio.

Tempo previsto
1 giornata
Distanza da percorrere
7 Km
Mezzo di trasporto consigliato
Mezzi
Adatto a
Tutti
Castello San Salvatore
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Prima Tappa

Forte S. Salvatore

Il Forte San Salvatore, progettato dall’architetto Antonio Ferramolino da Bergamo e la cui costruzione inizia intorno al 1546, sorge sulla stretta penisola di San Raineri che con la sua caratteristica forma a falce caratterizza il grande porto naturale di Messina.

Il forte deve il suo nome alla preesistenza del monastero del SS. Salvatore, convento basiliano la cui fondazione si attribuisce nel 1086 al Conte Ruggero.

Per ordine di Carlo V il monastero fu demolito per poter fortificare l'accesso al porto nell'ambito della realizzazione di un imponente sistema difensivo esteso all'intera città che comprendeva oltre la nuova Cinta muraria, le Fortezze Regie Gonzaga, Castellaccio, Rocca Guelfonia e S. Salvatore.

All’estremità della fortezza si trova un bastione semicilindrico detto forte "Campana" sul quale si erge la stele, alta 35 metri sormontata dalla statua bronzea raffigurante la Madonna della Lettera, inaugurata nel 1934 dal pontefice Pio XI che da Roma azionò un congegno costruito da Guglielmo Marconi per comandare a distanza l'illuminazione elettrica.

​Tempo della visita: 2 h e 30 m

 

Info e prenotazioni:

Supporto Logistico Marina Militare - Messina

web: https://www.marina.difesa.it/cosa-facciamo/per-la-cultura/musei/forte_salvatore_messina/Pagine/visita_forte_san_salvatore.aspx

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Seconda Tappa

La Lanterna del Montorsoli

La torre con funzioni di "faro portuale" nel braccio di San Raineri, fu edificata tra il 1555 e il 1557 su progetto dello Scultore fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli, autore anche della fontana di Orione in piazza Duomo e della fontana del Nettuno.

Alla fine del 1700 alla Lanterna fu aggiunto un bastione a scopo difensivo che ospitava batterie da fuoco interne ed esterne. Nella seconda metà del 1800, fu aggiunta la torretta ottagonale sede delle apparecchiature del Faro che fece raggiungere al manufatto una altezza complessiva di 42 metri s.l.m.

Attualmente il Forte e la Lanterna sono nella disponibilità della Marina Militare Italiana che li custodisce rendendoli fruibili alla collettività su prenotazione.

Tempo della visita: 1 h

 

Info e prenotazioni:

Comando Zona Fari  Marina Militare - Messina

web: https://www.marina.difesa.it/cosa-facciamo/per-la-cultura/musei/forte_salvatore_messina/Pagine/visita_forte_san_salvatore.aspx

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Terza Tappa

Fonte del Nettuno

Realizzata nel 1557 da Giovan Angelo Montorsoli, prima del terremoto del 1908 era ubicata sulla curva portuale di fronte alla “Palazzata”, e, nel 1934, venne trasferita nel sito che occupa attualmente per volere dell’allora prefetto. Concepita come una mitica allegoria delle pericolose acque dello Stretto che nei favolosi mostri Scilla e Cariddi che urlano cercando di divincolarsi dalle catene con le quali sono state ridotte all’impotenza da Nettuno, che si erge sopra di loro con un tridente sulla mano sinistra e un delfino la cui coda si attorciglia ad una gamba.

Tempo della visita: 40 minuti

Fontana del Nettuno
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Quarta Tappa

Fontana di Orione

Definita dallo storico d’arte Bernard Berenson “la più bella fontana del Cinquecento europeo”, venne commissionata dal Senato cittadino allo scultore toscano Giovan Angelo Montorsoli (1507-1563), allievo di Michelangelo Buonarroti.

Il Montorsoli, coadiuvato nella scelta del soggetto – il mitico gigante Orione fondatore della città – dallo scienziato messinese Francesco Maurolico, autore anche delle epigrafi latine, concepì una struttura articolata a sviluppo piramidale, con un basamento poligonale di dodici lati dove, alternativamente, sono ubicate otto figure di animali marini fantastici in pietra scura e, sul bordo della grande vasca, sdraiate su un fianco, le personificazioni dei fiumi Camaro (le cui acque, appunto, vennero convogliate per alimentare l’acquedotto), Nilo, Tevere ed Ebro, che versano l’acqua che fuoriesce da quattro anfore nelle sottostanti vasche.

Al culmine della complessa struttura si erge Orione, in trionfale esultanza, che sorregge uno scudo con lo stemma della città. Ai suoi piedi, il fedele cane Sirio.

Tempo della visita: 40 m

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Quinta Tappa

Via delle Carceri - Rocca Guelfonia – Sacrario Cristo Re

Costruito per volere di Riccardo Cuor di Leone, Re d’Inghilterra, in transito da Messina per la terza Crociata, la fortezza fu riammodernata per far parte del sistema di difesa voluto da Carlo V ne XVI secolo.

Nell’antica torre ancora esistente fu tenuto prigioniero, nel 1284, Carlo D’Angiò detto “lo Zoppo”, catturato dall’Ammiraglio Ruggero da Lauria, durante una battaglia navale.

Distrutta dal terremoto del 1908, sulla spianata fu edificato il Sacrario Militare di Cristo Re dove sono deposte le salme dei caduti delle due Guerre Mondiali.

Sulla sommità della torre è posto il “campanone” fuso con il bronzo dei cannoni nemici della guerra 1915-18 che, con un’altezza di 2,80 metri ed un peso di 130 quintali, è la più grande campana d’Italia.

Tempo della visita: 2 h

 

Info e prenotazioni:

Soc. Coop. Soc Progetto Crescere Insieme 

web: in allestimento

Sacrario Cristo Re
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Sesta Tappa

Forte Gonzaga

Forte Gonzaga venne fatto costruire intorno al 1540, da Don Ferrante Gonzaga, Viceré di Sicilia, nell'ambito della realizzazione di un imponente sistema difensivo esteso all'intera città, su progetto dell’architetto bergamasco Antonio Ferramolino.

Il Forte Gonzaga sorge sul colle del Tirone in contrada detta “Vignazza” o “della vigna del re” (l’attuale Montepiselli), a 150 metri sul livello del mare. Di grosse dimensioni, presenta una pianta stellare composita e, insieme al Castellaccio, concorreva dalla sua posizione, alla difesa della Città da “fuori le Mura”

Tempo della visita: 1 h
 

Info e prenotazioni:

Associazione Gonzaga – Comune di Messina Assessorato Cultura e Valorizzazione Patrimonio Fortificato

Web: associazionegonzaga.it/ 

Castel Gonzaga