
La provola
Rientra nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali (PAT). Con la sua caratteristica “forma a pera”, testa e corpo di colore giallo-oro ricoperti da una pellicina lucida e sottile, la famosa provola sfoglia è il tradizionale caciocavallo messinese prodotto artigianalmente con latte vaccino crudo, caglio d’agnello o di capretto e sale. È l’unica provola sottoposta a un processo di stagionatura che va da 6 mesi fino ad un anno circa, periodo che secondo il grado le conferisce un sapore che varia dal dolce lievemente acidulo al piccante. La produzione della provola dei Nebrodi nacque in origine a Floresta, borgo che con i suoi 1275 metri di altezza sul livello del mare è il più alto della Sicilia. Da qui si è diffuso in tutto il territorio dei Monti Nebrodi, Alcara Li Fusi, Basicò, Capizzi, Cesarò, Montalbano Elicona che sono i centri fra i più conosciuti. A Floresta, dove l’allevamento dei bovini è ancora oggi una delle attività economiche prevalenti, è d’uso anche inserire all’interno della provola un limone verdello che conferirà al prodotto stagionato quel suo caratteristico profumo (“pruovula ‘cca lumia”) oltre che dare forma alla provola di cavalli (“cavaddhuzzi”) e colombe (“palummeddhi”). A Basicò, borgo medievale a 550 metri sul livello del mare, la diffusione di questo speciale prodotto genuino è aumentata grazie alla sagra della provola basicotana, una manifestazione realizzata per la prima volta nel 1973 e che, da allora, il 19 agosto di ogni anno attira gente proveniente da tutta la Sicilia.