Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera” e “Archivio Quasimodo” a Messina

Prezioso Museo d’Arte e di Storia

Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera” e “Archivio Quasimodo” a Messina

A Messina in via XXIV Maggio sorge l’importante Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera”, intitolata al critico d’Arte messinese scomparso e la Mostra permanente dell’Archivio “Salvatore Quasimodo”, la cui gestione è della Città Metropolitana di Messina. Ad ingresso gratuito, la Galleria e l’Archivio sono visitabili il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,00 alle 13,00 e il martedì e giovedì dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,30. Contatti: beniculturali@provincia.messina.it – Telefono: 090/7761217 – Per prenotazioni ed informazioni, 090/7761867/748

Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera” e “Archivio Quasimodo” a Messina

La Galleria e le Opere

Inaugurata il 9 maggio 1998, la Galleria espone opere di pittura e scultura di arte moderna e contemporanea. All’inizio del percorso, il “Polittico” (1987) del torinese Alighiero Boetti. L’opera è composta da sette tele per una lunghezza complessiva di 7 metri. La vicina scultura in pietra lavica, “Trinacria” (1975), è dell’artista di Graniti nella Città Metropolitana di Messina, Giuseppe Mazzullo. Agostino Bonalumi è l’autore di “Black Nero 2177” (1967), tela estroflessa dipinta ad acrilico monocromo nero. Altra scultura è il “Carro del sole” (1987) di Giò Pomodoro, in bronzo e marmi giallo di Siena, bianco di Carrara e nero del Belgio, un’opera che con forme rigorose e quasi architettoniche. Il celeberrimo artista Lucio Fontana è l’autore di uno dei suoi famosi “Concetti spaziali” (1956) dove l’opera si spinge oltre la superficie bidimensionale proiettandosi nello spazio tridimensionale che raggiunge con i tipici “buchi”. Fra le tantissime, altre opere, spiccano il “Viaggio a Mosca” (1988) di Mimmo Rotella, inventore del “Décollage” e qui alle prese con una sua “Sovrapittura” su lamiera; “Ragazza al mercato” (1952) di Mario Mafai e il capolavoro di Renato Guttuso “Il Picconiere” (1950)

LO SAPEVI CHE?

La “Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera” e l’”Archivio Quasimodo” hanno sede in una ex falegnameria che l’allora Provincia Regionale, oggi Città Metropolitana di Messina, acquistò adibendola a luogo d’arte e cultura.

L’Archivio “Salvatore Quasimodo”

Si tratta di una mostra permanente dal titolo “La vita non è un Sogno” inaugurata il 23 aprile 2001. Sono esposte lettere, onorificenze, manoscritti, fotografie, ritagli di giornali, il tutto proveniente dall’Archivio del poeta acquistato dall’allora Provincia Regionale. Quasimodo fu molto legato a Messina dov’era abituale frequentatore della Libreria dell’Ospe a Piazza Cairoli nella quale il titolare, Antonio Saitta, aveva fondato la scapigliata “Accademia della Scocca” di cui facevano parte le migliori menti nel campo dell’arte, della poesia e della letteratura. Esposte le foto del periodo messinese, la raccolta delle poesie giovanili composte tra il 1915 e il 1919 dal titolo “Bacia la soglia di casa tua”, i manoscritti della raccolta “Dare e Avere”.  Esposti anche gli spartiti musicali ispirati alle sue liriche, i ritagli di giornali che documentano la sua lunga attività di poeta ma anche di traduttore di opere teatrali, e poi, la presenza femminile nella sua vita con quattro epistolari. Una sezione è dedicata al Nobel per la Lettura di cui Quasimodo venne insignito nel 1959 con esposti, oltre a diversi documenti, la medaglia d’oro che rappresenta il coronamento della sua attività di poeta.

Salvatore Quasimodo

Nato a Modica il 20 agosto 1901, dopo aver trascorso l’infanzia e la giovinezza a Roccalumera, cittadina in provincia di Messina, Salvatore Quasimodo conseguì il diploma nel 1919 nel messinese Istituto Tecnico “Antonio Maria Jaci”. A Messina nacque e si consolidò l’amicizia di una vita con Salvatore Pugliatti, Rettore dell’Università e Giorgio La Pira, futuro sindaco di Firenze. Nel 1929, invitato dal cognato Elio Vittorini, conobbe Eugenio Montale e così maturò e affinò la sua poesia in stile ermetico. Nel 1930 pubblicò la sua prima raccolta di versi “Acque e terre” e dopo un continuo peregrinare in Italia a causa dei trasferimenti, nel 1938 lasciò il Genio Civile e si dedicò interamente alla letteratura. Nel 1942 nella collana Lo specchio, della Mondadori, fu inserita l'opera “Ed è subito sera”. Premiato in diversi concorsi di poesia, laureato honoris causa a Messina e ad Oxford, nel 1959 gli fu assegnato il premio Nobel per la Letteratura «per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi». Il 14 giugno del 1968 morì di ictus mentre si trovava ad Amalfi dove doveva presiedere un premio di poesia.

 

(Foto Roberto Principato)

Galleria d’Arte Moderna “Lucio Barbera” e “Archivio Quasimodo”
Città Metropolitana di Palazzo degli Uffici, Via XXIV Maggio, 98122 Messina ME