Lo stile Eclettico e Liberty

Messina, capitale dell’Eclettismo

Lo stile Eclettico e Liberty - Messina

L’Eclettismo diffusissimo a Messina dopo l’immediata ricostruzione post-terremoto, cioè l’imitazione degli stili del passato, ha termine nel 1893 con la modernità di uno stile che, tuttavia, avrà vita effimera: l’”Art Nouveau” in Francia; lo “Jugendstil” in Germania (dal nome di una rivista, “Jugend”, che iniziò le sue pubblicazioni a Monaco nel 1896); la “Secession” in Austria (dalle particolari mostre organizzate a Vienna da artisti in aperta ribellione col gusto ufficiale del tempo, appunto, le “Secessioni”); il “Liberty” in Inghilterra e in Italia (dal cognome dell’inglese Arthur Liberty che nel 1875 aprì un negozio specializzato nella vendita di spille, anelli e altri articoli del genere). Il “Floreale” direttamente ispirato alle curvature e alle sinuosità della natura, però, giungerà tardi in Italia perché l’Eclettismo la farà da padrone e si trascinerà per tutta la fine dell’800, e anche oltre. Gli artisti dell'Art Nouveau prediligevano la natura per fonte di ispirazione, ne stilizzarono gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti. In definitiva, il carattere più rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'ordine architettonico.

Lo stile Eclettico e Liberty - Messina

Villa Garnier a S. Agata

Pregevole esempio di Liberty puro, la recinzione e il portale d’ingresso di Villa Garnier sulla via Consolare Pompea nel Casale S. Agata, testimoniano l’esistenza di questo stile a Messina già prima del 1908, quando era stato appena diffuso dall’Esposizione Universale di Torino del 1902. Cancello e stipiti in pietra con il muro di recinzione, infatti, furono realizzati insieme alla villa originaria nel 1904 dall’ingegnere Santacaterina (l’edificio attuale è degli anni Trenta e costituisce, pur sempre, un pregevole esempio di architettura eclettica ancora legata agli stilemi di uno stile floreale attardato) e presentano tutte le caratteristiche dell’autentico stile Liberty o floreale (fiori, steli, bottoni, linee sinuose e guizzanti, elementi decorativi a ventaglio). Espressione tipica dello spirito modernista, il portale e la recinzione di Villa Garnier estrinsecano quel “bisogno d’arte” dell’epoca che coinvolgerà tutti i settori figurativi, dall’architettura all’arredamento, dall’arte alla decorazione, dalla suppellettile all’oreficeria, dall’abbigliamento agli oggetti di ornamento personale. Charles Garnier, di origine francese, era già presente a Messina nella seconda metà del sec. XVIII, dove esercitava l’attività di negoziante. Un componente della famiglia, Oreste Garnier, nei primi anni del Novecento (epoca di costruzione della Villa di via Consolare Pompea) aveva investito nel campo dei trasporti marittimi divenendo titolare della “Casa di Spedizioni e Transiti” e agente della “Navigazione Generale Italiana”.

Istituto Talassografico a San Raineri

Nato come Istituto Sperimentale Talassografico, oggi Istituto Centrale di Biologia Marina, fu progettato dall’ing. Virgilio Caccini colonnello della Regia Marina (1914). Assomma in sé i caratteri stilistici del Liberty attardato e del primo Eclettismo, con le decorazioni a conchiglie marine nelle lesene e nelle due vasche acquatiche laterali al portale d’ingresso, che ne enfatizzano la destinazione, e i vasi decorativi per fiori, con anelli al posto delle anse, di dichiarato gusto Liberty.

Villino Florio a Pace

Edificata da Ernesto Basile (Palermo, 1857-1932) negli anni 1909-13 nel Casale di Pace, costituisce uno dei rari esempi di Liberty puro in città. Attraverso la linea curva (il cosiddetto “colpo di frusta”), la spirale (come curva spaziale), il dinamismo volumetrico e gli equilibri strutturali, raggiunge l’unità architettura-ambiente, struttura-decorazione, che sono gli assunti originali ed originari del movimento Europeo. Nella verandina si addensa la decorazione floreale.

Villa Martines a S. Agata

Villa Martines nel Casale di S. Agata, fu costruita nel terzo decennio del Novecento su progetto di un architetto proveniente da Napoli. Si tratta di un altro esempio di Liberty puro (con riferimenti orientali), che ha come punto di forza le maioliche dipinte che decorano i due timpani della costruzione, con festoni di fiori e volo di rondini su fondo giallo: una soluzione particolare, nell’ambito del gusto fantasioso di clima Liberty.

Villa Rodriquez

Sorge sul viale della Libertà, progettata dall’ing. Guido Viola che si ispirò ad uno stile Liberty attardato con soluzioni decorative floreali prese dal repertorio Liberty, combinate con elementi eclettici tesi a rievocare gli stili architettonici del passato.

I materiali usati nello stile Eclettico e Liberty messinese

  • “restame” per il “coccio pesto” applicato col “fracasso americano” (frattazzo in metallo)
  • Pietra di Siracusa macinata
  • “Pietra bucalacina” da Rometta
  • Pietra di Comiso
  • Pietra di Modica
  • “marmoridea” (pasta policroma a perfetta imitazione del marmo)

Gli artisti e artigiani messinesi:

  • D’Arrigo, Lovetti, Cammarata (decorazione in pasta cementizia e gesso)
  • Domenico Crovatto (pavimenti a mosaico)
  • Giuseppe Fiorino (stucchi)
  • Ovidio Fonti (dipinti)
  • Francesco Filloramo (“facciatista”)
  • Officina La Spada (ferri battuti, chiodature senza saldature)
  • Fratelli Nicosia (ebanisteria)
  • Timpanaro (ebanisteria)
  • Castorina (ebanisteria)

(Foto Roberto Principato)

Villa Drago
Via T. Cannizzaro, 255, 98122 Messina ME