Duomo di S. Agata ad Alì Superiore

Capolavoro di architettura manierista

Duomo di S. Agata ad Alì Superiore

Il Duomo, con l’abitato, sorge alle pendici del colle Sant'Elena a 450 m s.l.m. e per la sua posizione è stato definito "una veranda pensile sullo Ionio”.

La Storia

Iniziato poco prima del 1582, venne ultimato nel primo decennio del Seicento. Nella facciata in alto, su uno scudo scolpito, c’è la scritta “AGATHAE SUB ALIS, ALI’ NULLA TIMEBIT” (sotto la protezione di Agata, Alì nulla avrà da temere). Il portale centrale è sormontato da una nicchia, oggi vuota, che conteneva una statua della patrona, caduta a seguito del terremoto del 5 febbraio 1783. In pietra bicolore grigia e rosa proveniente da cave locali presenta uno stile tardo rinascimentale, ormai “manierismo”. Si tratta, infatti, di un bell’esempio di manierismo romano-toscano sui modelli di Michelangelo, dell’Ammannati, del Vignola, del Palladio. Progetto, probabilmente, di un seguace di Andrea Calamech mentre lui era ancora operante dal 1565 al 1589, tutta la composizione triangolare della facciata con la scansione delle aperture denuncia in maniera evidente la diretta derivazione dal Duomo di Messina la cui composizione ispirò molte realizzazioni chiesastiche nel territorio messinese. Nel 1719 una violenta tempesta di vento e pioggia lo danneggiò gravemente e nel 1723 furono ultimati i restauri. Il terremoto del 5 febbraio 1783 causò altri danni, riparati dall’ing. Antonino Vannelli.

LO SAPEVI CHE?

Il 17 agosto 1126 una nave che trasportava le spoglie di Sant’Agata da Costantinopoli a Catania si fermò improvvisamente alla Marina di Alì: il fatto fu interpretato come segno di particolare benevolenza della martire. Gli aliesi chiesero e ottennero dal vescovo di Catania, Maurizio, il velo che copriva le sacre spoglie (conservato in una teca nel Duomo) ed elessero Agata a loro patrona, sostituendola a S. Filippo d’Agira.

L’architettura

Il vasto e monumentale interno della chiesa, di spiccata linea classica rinascimentale, è a tre navate con pianta basilicale e cupola alta 29 metri e 12 colonne su cui poggiano archi a tutto sesto. Le colonne monolitiche in breccia sono di ordine tuscanico con alto pulvino, per accentuare il senso ascensionale della colonna, simili alle chiese brunelleschiane di San Lorenzo e Santo Spirito a Firenze, dove il capitello è corinzio. Il tuscanico o toscano (dal latino tuscanĭcus con il significato di “etrusco”) è un ordine proprio dell'architettura etrusca per poi giungere in quella romana e successivamente in quella rinascimentale italiana. Fu descritto da Vitruvio, che gli attribuì un'origine etrusca. Non si può escludere sia un adattamento in terra italica dell'ordine dorico, di cui manteneva quasi tutte le caratteristiche più importanti. Gli archi in pietra da taglio, nella forma e nella composizione, richiamano quelli del Monte di Pietà di Messina. L’impostazione delle fiancate degli altari laterali, in pietra calcarea chiara di Siracusa, si ispira invece all’Apostolato cinquecentesco di Giovannangelo Montorsoli nel Duomo di Messina.

Le opere d’arte

Fra le tante opere d’arte custodite, notevoli sono i dipinti “Madonna col Bambino in gloria fra i santi protettori di Alì di Letterio Subba (1833) con in basso il panorama di Alì con il Duomo privo della cimasa caduta nel terremoto del 1783; “Immacolata” di ignoto (sec. XVII); “Trionfo della Croce” di ignoto (sec. XVII) che si rifà al prototipo dipinto da Gaspare Camarda nella Chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio a Messina; “Madonna con il Bambino e San Giovanni Battista tra i Santi Filippo e Giacomo” di Antonio Catalano l’Antico (1602). Fra le sculture sono da segnalare la statua lignea di S. Agata di ignoto (sec. XVII); quella di Santa Caterina d’Alessandria con i classici simboli del martirio (ignoto, inizi sec. XVII) e “San Sebastiano”, statua marmorea (XVI secolo) attribuita a Rinaldo Bonanno. Di grande pregio è il Coro ligneo realizzato nel 1725 da Alessandro ControsceriSanti Siracusa e Alberto Orlando con 24 pannelli nei quali è narrata la storia di S. Agata con affollate rappresentazioni inserite in scenografie di gusto teatrale e forza espressiva. Interessante è il Museo Parrocchiale dove sono esposti antichi paramenti, calici, ostensori, reliquiari, crocifissi, messali.      

Duomo di S. Agata
Piazza Duomo, 98020 Alì ME